Matteo Salvini posta sulla sua pagina Facebook, un video dei pescatori di Lampedusa che nelle reti, al posto dei pesci, si ritrovano pezzi di barconi abbandonati.
I pescatori di Lampedusa non ce la fanno più. Non bastava il coronavirus e poi gli sbarchi di migranti che sono raddoppiati negli ultimi mesi. Ora, a compromettere il lavoro che è la loro vita, ci si mettono proprio i rottami delle barche abbandonate dagli scafisti.
I pescatori siciliani girano un video che dimostra la veridicità delle loro parole e lo mandano a Matteo Salvini, che non si lascia sfuggire la possibilità di scagliarsi nuovamente contro l’immigrazione clandestina.
Matteo Salvini definisce il video “pazzesco“. E aggiunge: “nelle immagini, vedete che cosa hanno pescato: una barca, un rottame usato da scafisti e immigrati”.
La voce di un pescatore commenta: “Ecco che situazione c’è a Lampedusa. Guarda che prendiamo dal mare: al posto dei pesci prendiamo barche turche, barche dei clandestini – afferma -. Non possiamo lavorare più.
“Tele rotte, tele spaccate. Ormai dobbiamo toglierci perché non ce la facciamo più”. Il problema più grande è che pescare un rottame puà compromettere seriamente le attrezzature dei pescatori.
Alcuni commenti al post di Salvini
Fanno bene a lamentarsi i pescatori di Lampedusa. Di chi è la colpa di questo scempio? Non certo dei migranti che magari su quelle barche hanno lasciato la vita. E nemmeno della ministra Bellanova troppo spesso accostata ad ogni notizia drammatica che riguardi gli sbarchi.
Forse i colpevoli ci sono, ma valli a trovare: gli scafisti. Sono loro che per soldi non hanno nessun tipo di scrupolo. Fanno morire donne e bambini, figuriamoci se vanno a pensare ai pescatori. Ma questa, purtroppo, è un’altra storia.
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