Si apriranno venerdì pomeriggio, nella sala degli Stucchi di Villa Pamphili, gli stati generali dell’economia convocati dal premier Giuseppe Conte.
In questi giorni non si fa altro che parlare di Stati generali dell’economia. Per il premier Conte sono il passaggio fondamentale per il rilancio dopo l’emergenza Covid. Incontri bilaterali con i singoli ministri.
“Gli Stati Generali inizieranno nel fine settimana, venerdì e sabato, per proseguire anche la settimana prossima.
Vi sarà un confronto serrato e da lì nascerà anche un prolungamento di lavoro e sempre di più anche un Paese unito, come mai nel passato, in un confronto di dialettica e nel trovare soluzioni concrete”. Le parole del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà.
Poi due domande: le sanatorie su lavoro nero e il contante presenti nel piano Colao, sono contemplate? D’Incà ha risposto che bisogna “stare attenti a parlare di sanatorie.
Dobbiamo stare attenti a costruire un Paese dove esiste la meritocrazia. Nelle schede di Colao ho visto tanta voglia di portare meritocrazia e far crescere il nostro Paese, poi la politica deciderà su quali temi puntare maggiormente e quali decidere che non fanno parte del programma di Governo”.
Nella stupenda cornice della sala Stucchi di Villa Pamphili, Il calendario degli incontri, è in fase di elaborazione ma dovrebbe partire, venerdì, dai rappresentanti dell’opposizione.
Con la maggioranza, prima i singoli ministri, poi i rappresentanti dei gruppi parlamentari, il presidente del Consiglio dovrebbe confrontarsi tra oggi e giovedì per preparare gli incontri con gli interlocutori.
Sabato dovrebbe essere il giorno dedicato ai colloqui di profilo europeo e internazionale, con il collegamento in videoconferenza, tra gli altri, della presidente della Commissione Ue Ursula Von Der Leyen e del presidente del Parlamento europeo David Sassoli.
Lunedì 15 dovrebbero invece iniziare i colloqui con le parti sociali, che potrebbero richiedere più di una giornata di lavoro. Tutto è ancora nella fase in cui il condizionale è d’obbligo.
Le reazioni di Meloni e Salvini
Salvini accusa: “Non possiamo permetterci una maggioranza che litiga su tutto, non sarebbe meglio dare la parola agli italiani?”. Mentre Bonaccini e Toti, a nome della conferenza delle regioni, scrivono al governo: “Elezioni regionali nella prima domenica di settembre”.
Un categorico “No”. Così il presidente di FdI Giorgia Meloni risponde a Mario Giordano che nella puntata di Fuori dal coro, le chiede se abbia ricevuto l’invito a partecipare agli Stati generali.
“Non ho capito bene cosa siano questi Stati generali. Mi pare ci sia enorme confusione. Se devo andare a fare una bella serata non ci vado da parlamentare della Repubblica.
Il giochetto che mentre stiamo presentando gli emendamenti al Dl rilancio non si vuole discutere di questo e mi si dice che si vuole parlare del futuro non è coerente. Voglio sapere di cosa si parla e voglio parlare di quello che si fa”, conclude la leader di Fratelli d’Italia.
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