Vittorio Feltri torna ospite di Fuori dal coro dopo le polemiche sulle dichiarazioni contro i meridionali. E non sembra essersi calmato.
Vittorio Feltri torna ospite di Mario Giordano in Fori dal coro, dopo le polemiche sulle sue affermazioni sui meridionali. La grinta e la voglia di stuzzicare sono quelle di sempre. Nel mirino del direttore di Libero ci sono Conte e le vacanze.
“Conte? Preferirei che non parlasse”. In collegamento con Mario Giordano a Fuori dal coro, Feltri non usa mezzi termini contro il premier: “Parla, parla, parla e sempre a orari incredibili, alle undici di sera o mezzanotte quando tu non sei più in grado di capire uno che parla bene l’italiano, figurarsi Conte”.
“Preferirei – continua – che non parlasse più e che facesse qualcosa di interessante per questo Paese”. Resterà una pia illusione?
Poi Feltri riprende la proposta che Mario Giordano aveva fatto ad inizio trasmissione: “Oltre a vietare il gerundio e il futuro, vieterei pure il congiuntivo tanto nessuno lo rispetta, e mi riferisco a Luigi Di Maio in particolare”. In studio il conduttore e Iva Zanicchi se la ridono.
3 giugno riaprono le regioni: “il mare? pieno di pipì e…
Oggi, mercoledì 3 giugno, riaprono le regioni: sono dinuovo possibili gli spostamenti al di fuori dei confini. Ma a Vittorio Feltri non interessa proprio. “Io rimango a Milano, in Lombardia, dove lavoro, guadagno e abito. Io non vado al mare, che è un ricettacolo di tutte le deiezioni del mondo -sottolinea -.
“È pieno di cacca e pipì – continua – Poi mi piace moltissimo stare in questa città, mi offre tutto ciò di cui ho bisogno. Invito gli italiani a non andare in Grecia, noi abbiamo la Magna Grecia: andiamo lì, si parla italiano, i rapporti sono più facili”.
Poi il direttore di Libero, dice la sua sui virologi: “Io sono spaventato. I virologi, che sicuramente sono persone perbene, sono tantissimi. Andavano in televisione uno contro l’altro quindi non ho mai capito chi di loro avesse ragione e chi invece avesse torto.
“È chiaro – conclude – sono rimasto basito da tutto questo. Dovrebbero stare anziché negli studi televisivi nei laboratori di ricerca, così i virologi magari troverebbero un vaccino che ci libererà dall’incubo del coronavirus”.
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