Come funziona il nuovo bonus infissi 2020? Quali detrazioni si possono ottenere e quali requisiti bisogna avere. Ecco tutti i dettagli
Tra i numerosi incentivi varati dal Governo per far fronte all’emergenza coronavirus spicca senz’ombra di dubbio il Superbonus al 110% (detrazione fiscale spalmata in 10 quote annuali). Un incentivo previsto dal decreto rilancio 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale che va ha come obiettivo quello di rafforzare le agevolazioni ecobonus e sismabonus, che sarà esteso anche alle seconde cose.
Il bonus è applicabile anche per gli interventi sugli infissi e le finestre ma solo se agganciato ad interventi riguardanti l’efficienza energetica. Dunque, per fare un esempio, se si cambiano gli infissi nello stesso momento in cui si decide di cambiare il cappotto termico dell’edificio, si può detrarre fino al 110%. Laddove invece si opti per il solo acquisto di porte o finestre la sgravio fiscale Irpef è del 50%.
Per quanto concerne il funzionamento di questo bonus, dipende dal tipo di acquisto che si va a compiere. Può infatti rientrare nel bonus ristrutturazioni, in quello relativo ai mobili con detrazione al 50% o nell’ecobonus. Per poterlo ottenere le spese effettuate devono avvenire tramite bonifico bancario o postale che indichi la legge di riferimento (ristrutturazione o ecobonus), i dati del beneficiario, destinatario e causale. Inoltre, bisogna inviare un’apposita comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Successivamente non bisogna fare altro che conservare per 10 anni la documentazione che attesta l’intervento effettuato. Un passaggio fondamentale visto che la detrazione totale va divisa in 10 quote annuali di pari importo tramite la dichiarazione dei redditi. La prima deve essere certificata con il modello 730/2021 o il modello dei Redditi 2021.
Vediamo nello specifico quali sono le spese ammesse nel bonus infissi finestre 2020 detraibili al 50% (che possono arrivare a 110% se affiancate da altri lavori di messa in sicurezza dell’edificio):
Ma non è tutto. Esistono altri tipi di interventi che rientrano nel suddetto bonus, tra cui:
Naturalmente il procedimento va dichiarato all’Agenzia delle Entrate. Ed è proprio questo passaggio che permette poi di ottenere la detrazione. In primis deve effettuare una richiesta, che va eseguita secondo i seguenti parametri:
Passando invece alla dichiarazione, occorre indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile e gli estremi di registrazione dell’atto di acquisto in caso di proprietà o di altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Vanno anche conservati diversi documenti, tra i quali si possono annoverare: concessioni e autorizzazioni o comunicazione lavori, domanda accatastamento qualora l’immobile non sia ancora censito, ricevute IMU, delibera condominiale qualora le spese riguardino parti comuni di edifici residenziali; dichiarazione di consenso del proprietario se i lavori sono svolti da un affittuario, fatture e ricevute delle spese e dei bonifici di pagamento.
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