C’è già un accordo non ufficiale tra i due leader, Berlusconi sta nell’ombra. Per la Lega e Fratelli d’Italia, Zingaretti è ormai alla frutta e la Raggi….pure.
Probabilmente solo loro possono perdere la partita. Da soli, con una serie di autogol che vanificano gli sforzi. Se Lega e Fratelli d’Italia sapranno muoversi come si deve, la presidenza della regione e la poltrona di primo cittadino della Capitale saranno loro.
E non tanto – e non solo – perchè i due partiti oggi volano nei sondaggi – la Lega resta il primo partito e riavvicina il 30%, la Meloni trionfa per popolarità e avvicina inesorabilmente i 5 stelle intorno al 20.
La partita potrà essere vinta soprattutto per mancanza di avversari, ‘manifesta superiorità’ si dice nel calcio.
Meloni-Salvini: amministrative determinanti
Per Matteo Salvini e Giorgia Meloni le elezioni amministrative saranno un momento fondamentale: un punto di non ritorno. Quelle comunali a Roma (2021) e regionali del Lazio (2023), seppure lontane, vanno preparate per tempo.
Gli avversari sono ancora loro: da un lato Virginia Raggi, sindaca dei 5 Stelle che nonn gode più del gradimento dei suoi ‘alleati’ e in più sprofondata nella scomoda posizione di esempio chiave per la maggioranza di governo nazionale Pd-grillini.
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Dall’altra, il governatore Nicola Zingaretti, segretario Pd sempre più in difficoltà e che i sondaggi vedono in picchiata verso il basso dopo la vicenda dei magistrati ‘rossi’ che volevano incastrare Salvini.
Due obiettivi a questo punto fragili alla portata di Lega e FdI, purchè i loro leader viaggino a braccetto. Secondo un retroscena di Italia Oggi, oltre a ricordare ai suoi uomini che “il governo naviga a vista” e che “bisogna tenersi pronti” perché “tutto può accadere”, il Capitano sta negoziando con la Meloni, per scegliere i nomi da mandare in campo.
I nomi papabili
“Salvini in questi giorni ha chiesto il massimo impegno, soprattutto a Claudio Durigon (coordinatore di Roma) e Francesco Zicchieri – spiega il quotidiano economico-politico -. L’obiettivo è la Raggi, ma non solo“.
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Zingaretti viene considerato un leader alla frutta e quindi è già partito il piano d’attacco anche alla Regione. “Nomi per le candidature, al momento, non se ne fanno. Quelli top sono ancora sotto copertura e verranno decisi assieme a Silvio Berlusconi e la Meloni – chiude Italia Oggi -. “La strategia comunque è quella di candidare un leghista per la Regione e lasciare a Fratelli d’Italia la scelta del candidato sindaco di Roma”.