La ristrutturazione bagno ha lasciato in dote molteplici interrogativi in merito a bonus e detrazioni. Ecco i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sulla tematica
Con l’avvento del Decreto Rilancio sono state introdotte anche una serie di detrazioni fiscali al 110% per quanto concerne alcuni specifici lavori di casa. In tanti si chiedono se tra queste agevolazioni sono comprese anche quelle per i lavori riguardanti il bagno.
Visto il particolare periodo di difficoltà del paese c’è voglia di approfittare per poter sistemare le proprie abitazioni a condizioni decisamente vantaggiose. In generale il primo parametro e che si tratti di una riqualificazione energetica o di una messa in sicurezza, così come previsto dall’Ecobonus al 110%. E il bagno? Vediamo nel dettaglio quali interventi sono soggetti a bonus.
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Solo una volta avviati i lavori di cui sopra, è possibile abbinare altri tipi di ristrutturazioni come infissi o caldaia a condensazione. Stando all’ultimo aggiornamento dell’Agenzia delle Entrate sulla tematica, non si ha diritto ad alcun bonus fiscale per quanto concerne l’abbattimento delle barriere sensoriali per ridurre i rumori in bagno o per il rifacimento del box doccia. Dunque, nulla di fatto per chi abita in un condominio e nutriva l’auspicio di portare in detrazione l’intera spesa per ridurre i disagi dovuti alle pareti sottili. Infatti si sensi dell’articolo 16 TIUR non rientrano nella tipologia di manutenzione straordinaria.
Ma ci sono degli interventi su cui i cittadini possono richiedere una detrazione? La risposta è affermativa, ma non basta cambiare sanitari (per cui è previsto il bonus mobili) e piastrelle, bensì deve comprendere la sostituzione di tubature, impianti e del massetto. Naturalmente bisogna fare la richiesta della CILA come previsto dalla prassi. In questi casi si ha diritto al bonus ristrutturazioni al 50%, così come avviene in linea di massima per le altre stanze della casa.
Tecnicamente la ristrutturazione del bagno deve tener conto di alcuni parametri previsti dal DM 5 luglio 1975, come ad esempio l’altezza minima e l’areazione idonea (anche se si tratta di farlo da zero). Per i cosiddetti bagni è necessario installare la ventilazione meccanica per consentire il giusto riciclo dell’aria.
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Nel dettaglio, la ristrutturazione del bagno non rientra nel nuovo eco o sisma bonus al 110%. Il testo del Decreto Rilancio parla chiaro in tal senso: non sono dei lavori legati all’efficienza energetica o alla messa in sicurezza, per questo sono esclusi dal provvedimento. Insomma, chi sperava di “rifarsi” al bagno grazie alle nuove detrazioni, al meno per ora dovrà mettere da parte l’idea.
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