Che fine ha fatto Natalee Holloway? Scomparsa il 27 maggio 2005

Natalee Holloway, a 18 anni, scompare durante un viaggio con i compagni di scuola nell’isola di Aruba, nei Caraibi. Dicono sia stata stuprata e poi uccisa.

27 maggio 2005: l’ultima notte di Natalee Holloway. 27 maggio 2020: di lei non si sa ancora nulla. Anche se in 15 anni sono successe tante cose, il suo corpo non si è mai trovato.

Il 27 maggio 2005, Natalee, che aveva 18 anni, sale a bordo di un aereo diretta ad Aruba per la vacanza di primavera organizzata con i compagni di scuola: una meta importante per una diciottenne, una vacanza da sogno.

Un sogno che però troppo presto si trasforma in incubo per Natalee: la ragazza, ottima studentessa e fresca di diploma, figlia dell’alta borghesia di Mountain Brook, in Alabama, sta per festeggiare la fine del liceo insieme ai suoi compagni di scuola.

La scomparsa

Natalee e i suoi amici sull’isola per un soggiorno al prestigioso “Holiday Inn’, il 27 maggio. Tre giorni dopo è programmato il ritorno negli Usa. Cosa è successo nel mezzo? Quella al Carlos’n Charlie’s, locale notturno dell’isola caraibica, sarà l’ultima serata di Natalee.

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Le amiche la vedono lasciare il locale a mezzanotte passata e salire in auto, una Honda grigia, con tre ragazzi. Uno dei tre è Joran van der Sloot, rampollo, studente della scuola internazionale con il vizio del gioco e la passione per le belle ragazze.

Con lui, ci sono i fratelli Salish e Deepak Kalpoe. Sono le ultime persone con cui Natalee viene vista viva. L’allarme, in casa Twitty, quella dove Natalee viveva con la madre Beth e il patrigno George Twitty, scatta quando la diciottenne manca il volo di ritorno a casa: sua madre vola immediatamente per a cercarla.

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Arrivata sul posto con un jet privato, la madre partecipa alla stessa scena vista anni prima in Portogallo per la scomparsa di Maddie McCann: tutta la comunità locale si mette in cerca della ragazza sparpagliandosi sulle spiagge intorno all’Holiday Inn, sotto i riflettori delle Tv di mezzo mondo.

Partono gli appelli con tanto di foto della ragazza, la famiglia decide per una ricompensa di 200mila dollari. E sotto attacco finisce l’indagine della polizia locale che, accusata di incomeotenza, scomoda immediatamente i rinforzi dagli Stati Uniti. 72 ore dopo gli agenti dell’FBI atterrano sull’isola pronti a risolvere il caso.

Il sospettato principe

Il sospettato numero uno è l’allora diciassettenne Jorat van der Sloot, figlio di un giudice: potrebbe averla rapita, stuprata e poi uccisa. Il leader del gruppo che ha caricato in auto Natalee, viene interrogato insieme ai suoi amici.

Di lui si dice che ami correggere i drink delle ragazze con qualche pillola, per farle rilassare. Si parla di roipnol, la droga dello stupro, ma mancano le prove. Per le leggi di Aruba, però, si può procedere all’arresto in presenza del semplice sospetto di un reato, in attesa delle prove.

Il 9 giugno del 2005 Van der Sloot e i fratelli Kalpoe finiscono in manette con l’accusa di aver rapito e ucciso la Holloway. Il giovane entra ed esce dalle indagini fino al 2012, quando viene arrestato, ma per un altro omicidio, quello della studentessa Stephanie Flores.

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Venerdì 17 giugno un nuovo colpo di scena: una quarta persona viene arrestata sulla base delle dichiarazioni del ‘branco’. Si tratta del dj Steve Gregory Croes. Il 22 giugno, poi, la polizia di Aruba arresta Paulus van der Sloot, padre di Joran Van Der Sloot.

Il giudice è sospettato di favoreggiamento. Sia Paulus van der Sloot che Croes vengono rilasciati il 26 giugno, per mancanza di prove, mentre i tre ragazzi verranno rilasciati più avanti.

John Christopher Ludwick, amico di van der Sloot, dichiara di aver aiutato l’amico a liberarsi dei resti di Natalee. Nel 2010 lo studente gli avrebbe chiesto di scavare quel che restava del corpo della ragazza, di cremarlo e poi di spargere le ceneri nei mari di Aruba.

Neanche questa confessione aiuta a risolvere il caso, e nel 2012, viene dichiarata da un giudice dell’Alabama la morte presunta della ragazza. Presunta.

 

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