Mistero sulla morte di due gemelle nel torinese. Nessuno sapeva nulla di loro, ma i vicini preoccupati hanno chiamato i soccorsi. Poi la macabra scoperta.
È una storia legata al tema della solitudine”. Così cerca di archiviare il caso la sindaca di Bussoleno Bruna Consolini. Ma gli investigatori che si occupano del caso, non si accontentano.
Le dichiarazioni del primo cittadino della città fanno pensare che, almeno per lei, sembrano esserci pochi dubbi sul fatto che le due gemelle ritrovate morte nella loro abitazione, si siano suicidate.
Alcune persone avevano deciso di segnalare alle forze dell’ordine, che erano ormai mesi che non vedevano e avevano notizie di due sorelle che abitavano insieme. A dare l’allarme sono stati i vicini di casa.
A quel punto i carabinieri hanno deciso di effettuare un sopralluogo, ed entrati dentro l’abitazione hanno scoperto i corpi delle due donne. Si chiamavano Vittoria e Maria Bettino, lavoravano come farmacista ed insegnante.
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Le due donne avevano 66 anni e a quanto risulta, non avevano nessun parente in Italia. Vittoria Bettino è stata ritrovata a terra in cucina, mentre sua sorella Maria in camera da letto.
Gli inquirenti hanno inoltre segnalato che la loro casa era in uno stato di profondo disordine. Dalle prime indagini effettuate, si è poi scoperto che il loro ultimo prelievo ad un bancomat risaliva a circa un anno fa’.
Trovata una lettera di scuse
Oggi l’Ansa ha riportato nuovi particolari sulla vicenda. Sembra che all’interno dell’abitazione, i carabinieri abbiano trovato una lettera di scuse insieme a un numero di telefono e alla specifica richiesta di contattare quella persona. Si tratta a quanto dicono, di un loro parente che vive in Brasile.
Le forze dell’ordine stanno al momento facendo analizzare le impronte che hanno ritrovato sulla lettera.
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Le dichiarazioni della sindaca di Bussoleno, sembrano però far pendere la bilancia verso l’ipotesi del suicidio. Ai giornalisti ha detto: “è un dramma, soprattutto in una comunità piccola come la nostra. In questo periodo abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di persone che non si vedevano più in giro e in realtà stavano bene.
È una storia legata al tema della solitudine”. Ma per gli inquirenti, il caso è tutt’altro che chiuso.