Il presidente dei virolgi di Brescia ha affermato che il nuovo coronavirus rispetto all’ondata avuta a marzo ha perso potenza.
Arnaldo Caruso dirige il laboratorio di Microbiologia dell’Asst Civili di Brescia. Qui dentro è stato di nuovo isolata una variante del Sars-CoV-2, attraverso la quale è stato possibile notare che la potenza del virus è nettamente diminuita.
Queste sono le parole di Caruso: “Le infezioni sono molto leggere, i tamponi sono appena positivi e anche chi ha una carica virale forte è asintomatico“.
Secondo il virologo le varianti del virus che si stanno riscontrando in questi giorni, dovrebbero essere quelle che avremo anche in futuro.
Se l’ipotesi fosse confermata, ciò significherebbe che il coronavirus farebbe meno paura e la convivenza con questo sarebbe un pò più facile.
Ancora è presto per esultare, ma le parole del direttore Caruso lanciano un bel messaggio di speranza e si positività.
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Brescia, il Presidente dei virologi afferma: “Il coronavirus è sempre più debole”
A quanto pare il coronavirus che abbiamo conosciuto fino ad adesso sta perdendo la sua forza distruttrice.
A dichiararlo non è solo Arnaldo Caruso, Presidente dei virologi di Brescia, ma anche alcuni studi che si stanno eseguendo ad Hong Kong:
“uno studio molto ben fatto – osserva – in cui hanno documentato la minore aggressività di questi virus in vitro e in vivo, sugli animali. Gli autori hanno osservato che queste varianti presentano grosse alterazioni genetiche e anche noi, che stiamo procedendo ai test genetici, speriamo di vedere altrettanto”
Dunque dalla variante su cui il laboratorio di Brescia sta lavorando pare proprio che non solo il virus è cambiato, ma rispetto ai mesi di febbraio e marzo è più debole:
“Mentre i ceppi virali dei mesi scorsi che abbiamo isolato e sequenziato sono bombe biologiche che sterminano le cellule bersaglio in 2-3 giorni, questo per attaccarle ha bisogno di 6 giorni“
Secondo il virolgo, il coronavirus ad un certo punto dovrebbe stanziarsi e rimanere così anche in futuro:
“Queste varianti virali più attenuate dovrebbero diventare il futuro della probabile evoluzione della Covid-19. Le infezioni sono molto leggere, quasi inapparenti. Si vede il virus in dosi molto, molto ridotte“
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Inoltre il Presidente conferma anche quello che era stato detto in tutti questi mesi che con l’avvento della primavera-estate, la carica del virus si sarebbe attenuata:
“Ciò come per tutti i virus respiratori è imputabile a una stagionalità dell’infezione. Con l’avvio della stagione tardo primaverile-estiva questi virus tendono a scomparire per motivi che ancora oggi non conosciamo di preciso, come pure non sappiamo perché partono a novembre-dicembre”