Il sobrio capoluogo piemontese non ha resistito alla tentazione di fare festa: folla da stadio in centro e lungo il Po per assistere allo spettacolo delle Frecce Tricolori.
Persino la solitamente pacata sindaca Appendino è andata su tutte le furie. La sua Torino l’ha ‘tradita’ e si è riversata nelle piazze centrali per assistere allo spettacolo delle Frecce Tricolori. Spettacolo organizzato da chi? Prima domanda.
Dal governo, che ha dato via ad un tour degli aerei più famosi al mondo, per tornare a regalare agli italiani un messaggio di speranza. Iniziativa lodevole. Senza contare che probabilmente da un balcone della zona Mirafiori – ammesso ci sia un balcone – sarà più difficile vedere le Frecce Tricolori rispetto al centro di Torino.
L’importante è vederci qualcosa, potrebbe rispondere chi ha organizzato l’evento.
Assembramento, poche mascherine, nessun distanziamento
Ha quasi dell’incredibile constatare come quello che doveva essere un omaggio a tutte le vittime del coronavirus e un segnale di speranza ai cittadini nella lotta contro questa epidemia, sia invece finito col diventare un’altra brutta pagina dell’era Fase 2.
Il tour durerà cinque giorni e si chiuderà il 2 Giugno, Festa della Repubblica. L’esibizione della Pattuglia Nazionale Acrobatica è nata con lo scopo di sostituire la tradizionale parata militare che si tiene ogni anno ai Fori Imperiali.
La scelta di allestire un’esibizione così lunga ed estesa a tutto il territorio italiano, è stata presa anche per mandare un messaggio di unità nazionale, in un momento storico che nonostante la fine della quarantena, continua ad essere molto difficile da affrontare.
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Lo stesso Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, ha sottolineato con un tweet che il viaggio delle Frecce Tricolori “sarà un grande abbraccio agli italiani che si chiuderà a Roma il 2 giugno per la Festa della Repubblica”.
Il tour ha già toccato le città di Udine, Codogno, Milano ma in tutti i casi, i cittadini hanno avuto la possibilità di godersi una bellissima esibizione nel pieno rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid-19, quello che è successo a Torino è semplicemente inaccettabile.
Dopo i gravi episodi di Brescia, Milano, Perugia, Barletta – per fare solo qualche esempio- dove soprattutto i giovani si sono ammassati nell’ora dell’aperitivo, com’è possibile che migliaia di persone a Torino si siano sentite in diritto di ammassarsi in quel modo?
Il governo ci ha dato il buon esempio?
Se i cittadini sabaudi vanno condannati senza se e senza ma, bisogna anche fare qualche considerazione sul ruolo del governo in questa vicenda. Si, perché non si può trascurare il fatto che la politica per quanto riguarda il rispetto delle norme di sicurezza, non è mai riuscita a dare il buon esempio fin dall’inizio di questa terribile pandemia.
Non si può far finire nel dimenticatoio la grottesca situazione in cui venne inaugurato l’Ospedale della Fiera di Milano, costruito ad hoc per combattere il virus, dove ad esempio i giornalisti furono costretti dal personale di sicurezza a restare chiusi ed ammassati loro malgrado, in un piccolissimo spazio dedicato loro per l’evento.
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O di come il premier Conte, Luigi di Maio ed altri esponenti, accolsero l’arrivo di Silvia Romano violando tutte le norme di distanziamento sociale che loro stessi avevano imposto ai cittadini.
Immediata la condanna del sindaco di Torino, Chiara Appendino: “ci troviamo di fonte a un fatto che deve immediatamente essere messo all’ordine del giorno “al tavolo di pubblica sicurezza”. La sindaca ha poi in seguito precisato che questo suo “attacco” non è rivolto solo ai cittadini ma “in primis noi come istituzioni”.