Lele Mora da Barbara D’Urso: «Negli uffici della Pivetti c’erano quelli della banda della Magliana». La Replica dell’ex presidente della Camera: «Pronta a querelarlo».
Se davvero scatterà una querela da parte di Irene Pivetti, allora probabilmente si conoscerà la veridicità delle gravissime affermazioni di Lele Mora. Fino ad allora, resta il mistero, e uno scenario inquietante.
Lele Mora lo ha raccontato durante la puntata del 24 maggio di Non è la D’Urso: «Nell’ufficio della signora Pivetti – le sue parole – circolavano persone che mi facevano paura, facevano parte di un’organizzazione criminale romana, facevano parte della banda della Magliana.
Il signore che mi ha minacciato si chiama Giuseppe (La Rosa ha poi aggiunto, ndr) e la Pivetti sa chi è, io queste persone le ho viste e sono andato via perche sono stato minacciato da queste persone».
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Già domenica scorsa Lele Mora aveva raccontato a Barbara D’Urso di essere andato via dagli uffici di Irene Pivetti perchè aveva visto delle persone che non gli piacevano. E ieri sera ha spiegato il perchè della fuga.
La risposta di Irene Pivetti
Un’accusa, quella di Lele Mora, tanto pesante da far rimanere di ghiaccio l’intero studio della D’Urso. La conduttrice ha preso le distanze e la Pivetti ha risposto: «Sono rimasta allibita e molto male ascoltando quello che ha detto Mora, perchè Lele l’ho sempre considerato un amico, lo dovrò querelare per diffamazione. Sono stata io a chiedergli di andare via. Le cose non sono andate come dice lui».
In studio anche l’avvocato della Pivetti, Mirko Palumbo, pieno di carte che dimostrerebbero l’innocenza dell’ex presidente della Camera in merito alle mascherine sequestrate dalla Guardia di Finanza.
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