Sicuramente a tutti noi ci è capitato di scrocchiare le dita e spesso ci siamo chiesti se questa pratica fa male oppure no: ecco un valido motivo per non farlo
Tutti noi sicuramente abbiamo, almeno una volta nella vita, scrocchiato le dita. In giro si sente spesso che questa pratica può far male alle nostre articolazioni e addirittura creare alcune lesioni, ma è vero?
Dopo aver scrocchiato il nostro dito il dubbio ci assale e ci chiediamo se, col tempo, questa abitudine può portarci l’insorgenza di alcune malattie come l’artrite. Come per ogni logorante dubbio una risposta scientifica arriva in nostro soccorso provando a tacere le dicerie che spesso si sentono in giro.
Forse non siamo a conoscenza che le nostre articolazioni si trovano all’interno di un liquido chiamato sinoviale. Questo liquido appena citato ha il compito di nutrire i nostri tessuti e di lubrificare le giunzioni delle nostre articolazioni.
Ogni volta che compiamo un movimento, infatti, questo liquido secerne alcuni gas che riempiono i buchi lasciati nella giuntura.
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Scrocchiare le dita fa male? La scienza ci viene in soccorso e svela il mistero
Scrocchiare le dita può essere un reale problema per la nostra salute? La risposta arriva direttamente dalla scienza.
Quando scrocchiamo le dita, come spiegato in precedenza, il liquido sinoviale secerne alcuni gas che riempiono gli spazi tra le giunture. La pressione di questo liquido, inoltre, si abbassa creando alcune bolle che scrocchiando le dite si rompono e bisogna attendere un po’ affinché queste si ricompongano.
Ecco perché tra uno scrocchio di dita e l’altro dobbiamo attendere un po’ ti tempo. Ma allora fa male oppure no? Come in ogni situazione a cui non sappiamo dare una risposta ci viene in soccorso la scienza, infatti, anche questa disciplina si è posta la stessa domanda.
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Negli anni ’90 su una famosa rivista medica, l’Annals of Rheumatic Diseases, è stata pubblicata una ricerca che ha spiegato come la pratica in questione può far gonfiare le nostre mani i può creare problemi nella forza di esse. Oltre a queste due sintomatologie, però, non vi sono altre controindicazioni.
