Le foto della rinascita non piacciono alla Polizia
Alla Polizia e più precisamente allo Stato, non piacciono le foto della felicità: potrebbero essere un rischio contagio. Eppure un abbraccio può togliere anche la depressione. Difficile spiegarlo a chi deve far rispettare la legge. Una sanzione di 400 euro è stata contestata a un barista di Pordenone per aver abbracciato i propri dipendenti immortalando il momento ‘storico’ in una foto, dunque non rispettando le misure di distanziamento sociale.
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Da quanto si è appreso, gli agenti di Polizia, che avevano avuto segnalazione del comportamento del personale del bar, hanno fatto i riscontri del caso e hanno accertato che la foto era stata scattata proprio nel primo giorno di riapertura. Al titolare dell’esercizio commerciale, invitato negli Uffici della Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura di Pordenone, è stata contestata la violazione all’articolo 4 del Decreto Legge 19 del 25 marzo 2020.
Altre segnalazioni di assembramento in Friuli
Nell’ambito dei servizi di vigilanza, sono poi pervenute diverse ‘soffiate’ alla sala operativa della Questura di Pordenone da parte di cittadini che segnalavano situazioni di sovraffollamento in alcuni bar del centro.
Nei giorni scorsi un forlivese di 39 anni ha violato la misura dell’isolamento domiciliare cui era sottoposto per la positività di un familiare convivente. E lo hanno scoperto fuori dalla sua abitazione, in un auto parcheggiata nell’area di sosta vicina al parco urbano “Franco Agosto”, in compagnia di un’amica.
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Non gli è bastato indossare la mascherina per convincere gli agenti a soprassedere al controllo: dalla verifica preliminare nella banca dati messa a disposizione delle forze di polizia è emersa la grave violazione, confermata nel successivo controllo con l’Asl che ne ha certificato lo stato di quarantena, l’uscita con l’amica è costata al 39enne 533,33 euro di sanzione.