Salvini è pronto a tornare al governo: “non mi sono mai tirato indietro”. E sui tamponi: Li paghi lo Stato non le regioni”.
Matteo Salvini ha tanta voglia di tornare a sedersi sulle poltrone che contano. “Io non mi sono mai tirato indietro, le idee ce le abbiamo e le ripeterò anche oggi al governo. La sfida di risolvere i problemi fa parte di me – dice perentorio il leader del Carroccio.
Poi l’ex ministro dell’Interno prova a spiegare le ragioni della sua caduta dall’ultimo Esecutivo, il governo gialloverde: “l’anno scorso con il M5s eravamo arrivati al no su tutto e tutti, perciò era inutile andare avanti a sbattere la testa, ma se fossimo chiamati a risolvere i problemi… Fare politica è questo”.
“Su Bonafede erano già tutti d’accordo”
Su Bonafede “credo si fossero già messi d’accordo tra Renzi, Pd e M5s non so in cambio di che cosa” e ieri “Renzi ha detto non va bene niente nella Giustizia però scommettiamo che nei prossimi giorni esce qualche poltrona?”, ha affermato Salvini, che poi aggiunge: “In pochi mesi abbiamo avuto rivolte nelle carceri con 14 morti, poliziotti feriti, evasi, 500 scarcerazioni di mafiosi, assassini, spacciatori e non si è capito di chi è la responsabilità”.
“I tamponi li paghi il governo”
A proposito dei tamponi che mancano e non si sa bene il perché, Salvini dice: “i test a pagamento sono ovunque non solo in Lombardia, alcuni esami sono gratuiti come è giusto e la cura del plasma che parte dalla Lombardia è un esempio” ma, conclude – “è chiaro che se si fanno 10-15-20mila tamponi al giorno o ci dà soldi il governo, ed è quello che abbiamo chiesto, oppure le regioni e i comuni stanno esaurendo i quattrini”.
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