Tragedia in provincia di Bergamo: un bambino di dieci anni è rimasto schiacciato da un cassonetto e non ce l’ha fatta. Inutile la corsa in ospedale
Il fatto si è consumato nella provincia di Bergamo, città già martoriata più di tante altre, dall’emergenza Coronavirus. Stavolta, gli uomini del 118, hanno dovuto assistere nella piccola località di Boltiere, un bambino di dieci anni schiacciato da un cassonetto.
Al loro arrivo però, ci sarebbe già stato poco da fare, inutili i soccorsi, il ragazzino che pare al momento non fosse accompagnato, è morto poche ore dopo. A dare l’allarme i passanti, che appunto avrebbero testimoniato sul fatto che il bambino fosse apparentemente solo.
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Muore a soli dieci anni in provincia di Bergamo: non c’è stato nulla da fare
La tragedia di Boltiere, nella bassa bergamasca, è ora al vaglio degli inquirenti. Un bambino di dieci anni è rimasto infatti vittima di un incidente sulla quale molti dettagli sembrerebbero ancora da scoprire. Grazie ai testimoni, sarà possibile ricostruire la dinamica dell’incidente, mentre è da capire anche perché in quel momento il ragazzino fosse solo.
Dalle prime ricostruzioni, sembrerebbe che a fungere da carnefice sia stato l’ingranaggio di una campana raccogli vestiti, posta all’interno di uno spiazzato della cittadina lombarda. Il bambino, ci si sarebbe quasi del tutto tuffato dentro, per raccogliere alcuni indumenti, ma l’ingranaggio automatico del cassonetto, lo avrebbe intrappolato facendogli perdere l’equilibrio e spedendolo al suo interno.
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Sarebbe stato un passante a sentire per primo le urla e cercare aiuto, pensando che qualcuno stesse facendo del male al ragazzino. Scoperto poi che si trattasse di un incidente, aveva effettuato le chiamate ai soccorsi. Sul luogo, arrivate ben due ambulanze, un’auto medica ed una pattuglia dei Vigili del fuoco, che hanno constatato che l’intervento era tutt’altro che facile.
Costretti infatti a smontare la campana, gli uomini sono riusciti a recuperare il corpo del bambino, quando questi versava già in condizioni molto critiche. Trasportato d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il ragazzino, nonostante le disperate cure, si sarebbe spento in serata.
Pare infatti che non sia stata la mancanza di ossigeno all’interno del cassonetto a rendere difficile la lotta contro il tempo del bambino, bensì le numerose ferite inflitte dall’ingranaggio del cassonetto stesso. Nei prossimi giorni, sul corpo della vittima verrà effettuata l’autopsia.