Richiami alimentari, ritirato prodotto per rischio microbiologico

Il Ministero della Salute nella sezione richiami alimentari sul proprio sito ha specificato il rischio microbiologico per un prodotto di uso comune. Di cosa si tratta? 

Richiamo alimentare
Fonte – screenshot salute.gov

Nuovo avviso di sicurezza da parte del Ministero della salute, sempre molto attento nella cura dei prodotti alimentari in cui quotidianamente ci imbattiamo tra gli scaffali del supermercato.

Stavolta la segnalazione è del 19 maggio 2020 per rischio microbiologico, nella fattispecie per sospetta presenza di botulino. Qual è il prodotto incriminato posto sotto la lente d’ingrandimento? Si tratta di una zuppa di verdure con legumi e cereali. Il marchio del prodotto Esselunga così come la ragione sociale dell’Osa a nome del quale il prodotto è commercializzato.

Per quanto concerne i lotti di produzione si tratta vanno dal 20 al 113, mentre il marchio di identificazione dello stabilimento e del nome del produttore è Zerbinati. La sede si trova in Via Salmazza 7- 15032 Borgo San Martino, provincia di Alessandria. Passando invece al peso dell’unità di vendita è di 620 grammi e la scadenza è fissata al 20 maggio 2020.

Chi si dovesse imbattere nel suddetto prodotto è pregato di non consumarlo e di riportarlo immediatamente presso il punto vendita in cui è stato acquistato. Per maggiori informazioni in merito è possibile contattare il servizio clienti Esselunga al numero verde 800666555. 

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Richiami alimentari: cosa può comportare la presenza di botulino nei legumi e nei cerali

Cereali
Fonte Pixabay

Dunque, è bene tenere la guardia alta. Il botulino negli alimenti (in questo caso nella zuppa di verdure con legumi) può essere estremamente pericoloso. Si tratta infatti di un batterio anaerobico che può provocare pesanti intossicazioni alimentari. Dopo un periodo di incubazione che va dalle 12-48 ore fino a 8 giorni in sporadici casi, si manifesta con vomito, nausea, diarrea e forti dolori muscolari.

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Può sfociare anche in problemi neurologici, secchezza delle fauci e delle vie respiratorie. Tra le altre problematiche da annoverare in tal senso, ci sono l’alterazione della vista, disturbi della fonazione e della deglutizione. Insomma, anche stavolta il Ministero della salute è riuscito a riscontrare dei deleteri fattori di rischio su alimenti piuttosto diffusi.

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