Il Bonus baby sitter già previsto dal Decreto Cura Italia è stato rinnovato anche nel Decreto Rilancio di maggio. Ecco come funzionerà e chi potrà ottenerlo
La chiusura delle scuole a causa del coronavirus, ha lasciato in dote ai genitori un ulteriore problema a cui pensare. A chi lasciare i figli piccoli quando si deve andare a lavoro? Durante i mesi di quarantena non sono state molte le categorie di lavoratori che si sono ritrovate di fronte a questo dilemma (per lo più operatori sanitari o dipendenti di attività inerenti la pubblica amministrazione).
Con il ritorno ad un regime di vita decisamente più vicino alla normalità, diventa però di fondamentale importare trovare una soluzione. A tal proposito può tornare utile in bonus baby sitter, già proposto tra i provvedimenti del mese di marzo. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come è cambiato per effetto del Decreto Rilancio.
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Bonus baby sitter: cos’è e come ottenerlo
Si tratta di un ammortizzatore sociale previsto per le famiglie con figli fino a 12 anni. Riguarda l’acquisto di servizi di baby sitting e nel primo decreto ammonta a 600 euro. Per quanto concerne i potenziali destinatari, si riferisce i nuclei familiari dei lavoratori dipendenti del settore privato, lavoratori iscritti alla gestione separata dell’Inps, degli autonomi iscritti all’Inps o ad altre casse previdenziali.
Per altre categorie, che si sono ritrovate loro malgrado ad avere un ruolo più impegnativo a causa dell’emergenza Covid-19 (medici, infermieri, operatori sanitari, personale comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico), il suddetto bonus nel mese di marzo è pari a 1000 euro.
Decreto Rilancio
Nel mese di maggio il sostegno è raddoppiato, arrivando quindi a toccare quota 1200 euro. Ma non è tutto. Le novità riguardano anche l’estensione ai servizi educativi territoriali, centri per la prima infanzia e ricreativi. Naturalmente non è compatibile con altri sussidi affini (congedo parentale e bonus asilo nido). Inoltre, il beneficio viene negato se nel nucleo familiare sia presente un genitore che goda si strumenti di sostegno per la sospensione o la cessazione della propria attività lavorativa (Cassa Integrazione o Disoccupazione).
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Bonus baby sitter: presentazione domanda
Per poterlo ottenere bisogna inoltrare la domanda all’Inps attraverso il portale dedicato. Si può accedere tramite le credenziali PIN, SPID, CIE O CNS. Qualora si sia sprovvisti di queste credenziali, si può accedere al servizio in modalità semplificata, compilando ed inviando la domanda online inserendo la prima parte del PIN ricevuta via sms o email subito dopo aver inoltrato la richiesta. I pagamenti avvengono tramite il Libretto Famiglia. Per questo passaggio bisogna comunque essere in possesso del PIN dispositivo.
Esiste però un’opzione alternativa, ovvero tramite patronato o contact center Inps chiamando il numero al numero verde 803164 da rete fissa oppure a pagamento al numero 06164164 da rete mobile. L’esito viene comunicato via sms, email o pec. Entro 15 giorni successivi dall’accettazione, il genitori titolare della domanda deve procedere all’appropriazione telematica del bonus onde evitare il pericolo di decadenza dello strumento.
Se anche questo passaggio dovesse andare a buon fine, l’importo sarà disponibile sul portafoglio elettronico personale ed utilizzabile tramite piattaforma Inps per pagare i servizi acquistati per i propri figli. Le disposizioni di pagamento vengono inserite entro il 3 di ogni mese e vengono accreditate al lavoratore al massimo entro il 15 dello medesimo mese.