Reddito di Emergenza previsto dal Decreto Rilancio: ecco chi può ottenerlo e chi no e cosa bisogna fare per presentare la domanda
L’attesa è stata lunga, ma alla fine il Decreto Rilancio ha fatto capolino e ha lasciato in dote una serie di provvedimenti di fondamentale importanza per la ripartenza dell’Italia. La novità di maggior rilievo riguarda il Reddito di Emergenza (da un minino di 400 euro ad un massimo di 800 euro al mese), un bonus a cui possono accedere coloro che non hanno una posizione lavorativa regolare o che non hanno nessun tipo di impiego. Per forza di cosa bisogna avere determinati requisiti per poter accedere. Andiamo però controtendenza, vedendo prima chi non può assolutamente richiederlo.
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Una prima scrematura si può fare tenendo presente il divieto di cumulare indennità introdotto dal governo proposto dal Partito Democratico. Dunque, chi riceve il Reddito di Cittadinanza (o ha un familiare che lo riceve) ovviamente non può fare richiesta per il Rem. Medesimo discorso per chi riceve il bonus colf e badanti (per questo sono esclusi i collaboratori familiari) o qualsiasi altro ammortizzatore sociale previsto durante il periodo dell’emergenza coronavirus.
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Quali sono gli altri casi che portano l’esclusione dal bonus? Vediamoli quali sono nel dettaglio:
Ricapitolando invece chi può essere un potenziale beneficiario è bene rammentare in primis che bisogno essere residenti in Italia. Inoltre bisogna avere un valore ISEE inferiore a 15000 euro e un patrimonio mobiliare non superiore a 10000 euro che può aumentare fino a 20000 euro in base alla grandezza nucleo familiare.
Per quanto concerne invece la presentazione della domanda, dovrà essere sottoposta all’analisi dell’Inps. In tal senso è previsto un modulo che l’Istituto di Previdenza Sociale renderà disponibile nelle prossime settimane. Il termine ultimo per inoltrare la richiesta dovrebbe essere entro la conclusione del mese di giugno con i pagamenti che verrebbero erogati nei primi giorni di luglio.
Nel modulo di presentazione dovranno essere indicate le proprie generalità e i parametri reddituali del modello ISEE. L’operazione per forza di cose avverrà telematicamente o attraverso Caf e Patronato. In quest’ultimo caso però risulta necessario un accordo preventivo.
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