Quando muore una leggenda se ne va un pezzo di storia. Frank Sinatra è stata una delle star più importanti di tutti i tempi
Era esattamente il 14 maggio del 1998 quando la notizia della morte di una delle più grandi star del ventesimo secolo lasciò senza fiato il mondo intero. Entrato nella leggenda per l’eterna giovinezza delle sue canzoni fu soprannominato “The Voice” per la potenza della sua voce.
Frank Sinatra all’epoca aveva venduto centinaia di milioni di dischi ed era ritenuto uno dei personaggi più importanti e carismatici dell’intrattenimento mondiale.
Famoso in tutto il mondo come cantante, Frank Sinatra era anche un attore e comico molto apprezzato che riuscì ad esibirsi fino all’età di 80 anni per poi ritirarsi in una casa a Malibù dove trascorse gli ultimi mesi di vita davanti all’oceano.
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La fine di una leggenda: le cause della morte
Frank Sinatra aveva origini italiane poichè il padre era siciliano e la madre genovese. Decise di diventare un cantante sull’onda dell’ammirazione per Bing Crosby che ascoltava spesso in radio. Nel 1931 iniziò a cantare nel piccolo locale del padre, dove i clienti gli chiedevano di esibirsi per loro. Così ebbe inizio la leggenda.
Infiniti i premi e i riconoscimenti ottenuti durante la sua lunga carriera durata oltre 60 anni: si è aggiudicato complessivamente 3 premi Oscar, due Golden Globe, ventuno Grammy Awards, un Emmy Award e la lista sarebbe ancora ricca.
“The Voice” fu stroncato all’età di 82 anni da un infarto. Era il quarto per l’esattezza ed è stato quello fatale. Il cantante, oltre all’età avanzata, era anche molto debilitato a causa di un ictus avuto circa un anno prima e per un cancro che però non è mai stato confermato dai familiari. Le sue ultime parole dette ai figli sono state: “I’m losing” ossia “sto perdendo”.
Ai funerali, celebrati a Beverly Hills, parteciparono molte star internazionali, da Gregory Peck a Jack Nicholson da Sophia Loren a Kirk Douglas.
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Fu sepolto al Desert Memorial Park, vicino a Palm Springs, nella tomba di famiglia, accanto ai genitori. Sulla lapide venne riportato il titolo di uno dei suoi successi più grandi “The best is yet to come” ossia il meglio deve ancora venire.
