Nel corso dell’incontro tra Stato e Regioni, arriva l’ok del governo per permettere alle Regioni di riaprire bar, ristoranti, parrucchieri ed estetiste nella fase 2: ma c’è un però
Arrivano novità importanti dal tavolo di incontro tra Stato e Regioni in merito alla Fase 2 e alla riapertura del commercio al dettaglio, bar e ristoranti, estetisti e parrucchieri.
Stando a quanto sottolineato dall’Ansa infatti, tra giovedì e venerdì, in seguito ai dati del monitoraggio, arriveranno le linee guida be potranno consentire alle Regioni di riaprire le suddette attività sin dal 18 maggio.
Ci saranno protocolli di sicurezza per ogni singola attività poiché, come è normale che sia, sarà avviata una riapertura nella massima sicurezza.
Alle Regioni sarà dunque consentita la riapertura in autonomia dal prossimo 18 maggio, tuttavia c’è un punto di fondamentale importanza. Il governo infatti si riserva la possibilità di un intervento, laddove fosse necessario, in considerazione dell’andamento dei dati relativi ai contagi e ai criteri che sono stati definiti dal Ministero che fa capo a Roberto Speranza.
La sicurezza al primo posto, come ovvio che sia, e quindi un intervento urgente che arresti una nuova diffusione del virus, qualora lo si ritenesse indispensabile.
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FASE 2, OK DEL GOVERNO A REGIONI PER RIAPERTURE 18 MAGGIO: DISCORSO DIVERSO PER I CONFINI INTERREGIONALI
Importanti aggiornamenti dunque, stando a quanto riportato dall’Ansa, in merito alla Fase 2 e all’ok che è arrivato dal governo alle Regioni, in merito alla riapertura in autonomia regionale del commercio al dettaglio, bar e ristoranti, estetisti e parrucchieri.
Parole di soddisfazione da parte di Luca Zaia, il presidente della Regione Veneto, che spiega: “Il premier ha dato la possibilità per le Regioni di presentare un programma di aperture per il 18. Il Veneto, con estrema coerenza, presenterà in settimana la ripartenza totale”.
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Parole simili a quelle scritte su Twitter dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che tra le altre cose, afferma: “Dal 18 maggio si potranno quindi aprire le attività sotto la nostra responsabilità e in base alle esigenze del territorio”
Diverso invece è il tema legato alla riapertura dei confini interregionali; in questo caso serviranno ulteriori incontri e scambio per arrivare ad una quadra e decidere tempistiche e modalità. Ad ora, non c’è un’unica visione generale dalle Regioni.