Le nuove regole per andare al mare, ipotesi Termoscanner e distanza sociale

Saranno vacanze decisamente diverse quelle del 2020 per gli italiani e non solo. Si studiano tutte le misure necessarie anti coronavirus.

Ogni Regione si sta organizzando in maniera diversa per garantire la sicurezza in spiaggia. C’è chi ha deciso per il numero chiuso sulle spiagge, chi invece predilige termoscanner per limitare gli accessi negli stabilimenti e chi infine provvederà con gli steward come addetti al controllo.

Stabilimenti balneari e governo sono al lavoro da giorni senza sosta per trovare la giusta soluzione per quest’estate ormai alle porte. L’obiettivo è risollevare il settore turistico che al momento è in ginocchio e permettere agli italiani di godersi le meritate vacanze, soprattutto dopo aver trascorso mesi tappati in casa per l’emergenza coronavirus.

A tal proposito il ministro Dario Franceschini ha chiesto al Comitato tecnico-scientifico un protocollo di sicurezza non solo per musei, teatri, eventi, cinema, alberghi, ma anche per le spiagge.

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Ecco le misure studiate per le vacanze al mare 2020

Le ipotesi studiate finora prevedono, tra le varie misure, un termoscanner all’ingresso degli stabilimenti limitando l’accesso a chi ha più di 37,5 gradi. Una soluzione non semplice da applicare visto che con il caldo anche la temperatura corporea sale, pur non avendo febbre.

Le spiagge saranno dotate di dispenser con igienizzanti per le mani e kit con guanti e mascherine. Gli steward dei vari stabilimenti dovranno far rispettare le regole di distanziamento sia in spiaggia che in mare, in piscina, nelle docce e in tutti gli spazi comuni.

Tra gli ombrelloni sarà necessaria una distanza minima di 5 metri fino ad arrivare a 10 metri dove possibile.

Infine si dovrà avere con sè un’autocertificazione che attesti “di non essere sottoposto alla misura della quarantena ovvero di non essere positivo al Covid-19”.

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Sono queste alcune delle misure pensate per vivere un’estate serena senza dover fare troppe rinunce, ma adeguandosi a delle regole necessarie per la nostra salute.

Unico no finora espresso da balneari e bagnini è quello relativo alle gabbie di plexiglass come distanziatori tra gli ombrelloni.