Il prossimo Decreto prevede l’erogazione del fondo perduto 2020, ovvero un contributo di 5000 euro per le microimprese. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli
L’attesa è tanta per il prossimo Decreto e i cittadini a prescindere dalla loro occupazioni aspettano i loro contributo per sopperire all’emergenza. Sicuramente saranno confermati e (probabilmente integrati) i vari ammortizzatori già esistenti. Dunque ancora spazio al bonus partita Iva e autonomi, ma anche a quelli per il lavoratori stagionali impegnati nell’ambito turistico (che hanno davvero poche certezze in vista dell’estate).
Il Decreto di aprile, ormai diventato di maggio prevede anche il bonus affitti per negozi e botteghe e delle agevolazioni sulle utenze non domestiche con potenza superiore a 3kW per i mesi di maggio, giugno e luglio. Al vaglio anche un sistema di aiuto per le PMI denominato Fondo Perduto 2020. Vediamo nel dettaglio come funziona.
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Fondo perduto 2020: come funziona? Quali requisiti bisogna avere?
Nella fattispecie nascerà un fondo di solidarietà di circa 8 miliardi per le micro, piccole e medie imprese, che darà contributi a fondo perduto. Dunque, parlando di cifre, almeno per il mese di maggio il Governo erogherà 5mila euro alle PMI. A dare il lieto annuncio è stato il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore. Ha inoltre specificato che si sta già lavorando per individuare la possibile platea di richiedenti, attualmente stimata in 1,6 milioni di persone.
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Per quanto concerne il sistema di erogazione degli indennizzi, si sta valutando la possibilità di farlo attraverso l’Agenzia delle Entrate direttamente sui conti correnti dei beneficiari. Ma l’interrogativo principale riguarda i requisiti d’accesso. A chi spetta il Fondo Perduto 2020 del valore di 5000 euro? Si tratta di uno strumento ponderato esclusivamente per le micro e PMI fino a 9 dipendenti. Ci saranno inoltre degli aiuti (stanziati a tal proposito 5 miliardi di euro) anche anche per le grandi imprese (con meno di 250 dipendenti) attraverso delle capitalizzazioni che permetteranno agli imprenditori di poter passare questo delicato momento a condizioni vantaggiose.
