Matteo Renzi dopo il suo intervento al Senato, è tornato a parlare della situazione politica anche con una diretta su Facebook, con delle dichiarazioni importanti.
L’ex Premier e leader di Italia Viva è tornato a parlare tramite social con una diretta fatta su Facebook prendendo anche spunto dalle sue dichiarazioni fatte nei giorni scorsi in Senato.
Proprio con le sue parole di rivolge ancora una volta al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a cui giù aveva detto: “A Conte ho detto: se vuoi la strada della politica noi siamo con te, se però qualcuno vuole scegliere il populismo faccia pure, ma senza di noi. Tutto qui”.
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Matteo Renzi ribatte: “Le scelte sono di Conte non le nostre”
Matteo Renzi, leader di Italia Viva è tornato ancora una volta a parlare tramite una diretta facebook delle sua parole dette in Senato e rivolte al Presidente del Consiglio Conte.
“Non lo dice solo il cattivo Matteo Renzi. Se non ci diamo smossa, milioni di italiani perderanno il posto di lavoro. Lavoriamo insieme per un’Italia che riparte. Il problema è capire come davanti a un disastro occupazionale la politica seria riesce a dare risposte. La scelta non è nostra, è di Conte” e continua: “Come detto, se Conte pensa di dare risposte concrete ci avrà al suo fianco e avrà Renzi al suo fianco in questa corsa difficile e ricca di ostacoli. Se invece il mezzo del populismo è la risposta, noi ci tireremo indietro un istante dopo”.
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Parole importanti quelle dell’ex Premier che possono aprire la strada a tanti diversi scenari, compresa la possibilità che se le cose vadano male, il Senatore potrebbe anche decidere di far cadere il Governo.
La diretta social continua anche con un commento sulla frase riguardo ai morti di Bergamo, per cui molti hanno avuto da ridire e ammette: “Mi è dispiaciuto ci siano state polemiche strumentali su un passaggio del mio discorso in Senato, su un tema che mi fa sobbalzare il cuore. L’idea che una persona possa morire da sola mi fa uscire di testa. Su questo tema ho una sensibilità particolare. Quando ho visto il corteo delle bare a Bergamo sui camion dell’esercito, la cosa sconvolgente era l’anonimato. Ieri ho fatto un passaggio che tutto era tranne un attacco: chi ha voluto strumentalmente fare polemica sulle mie parole sui morti di Bergamo e Brescia cerca solo un appiglio per lo scontro. E’ un soffiare sul nulla. Ma io non rilancerò polemiche assurde su una cosa su cui si deve avere solo silenzio e rispetto”.