La fase 2 della lotta al coronavirus prevede ancora l’autocertificazione per giustificare i propri spostamenti da casa. Cosa cambia rispetto a quella precedente?
Lunedì 4 maggio parte la tanto decantata Fase 2, quella in cui bisognerà iniziare a convivere con il coronavirus. Come già anticipato ampiamente dal Premier Giuseppe Conte, non sarà ancora garantita la massima libertà, ma ci saranno comunque più possibilità di evadere dal torpore della quarantena.
Servirà ancora l’autocertificazione che sarà “rivisitata” in base ai nuovi parametri stabiliti. Di fatto il modulo sarà il medesimo, con alcune piccole modifiche. Vediamo quali sono e come procurarsi la nuova autocertificazione con cui è obbligatorio uscire di casa.
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Autocertificazione, le ultime modifiche per la fase 2
In sostanza il foglio da esibire alle forze dell’ordine in caso si controlli non cambia. La differenza sta nella modalità di compilazione. Tra le motivazioni potranno essere inserite le tanto discusse visite ai congiunti e il ritorno presso il proprio domicilio (anche se ci trova in un’altra regione).
Nel primo caso bisognerà barrare le parole “all’interno dello stesso comune” e “urgente” per l’assistenza a parenti e persone affette da disabilità indicando anche il grado di parentela o comunque il tipo di rapporto che intercorre. La destinazione naturalmente dovrà essere la residenza di quest’ultimi, di cui per motivi di privacy non dovranno essere indicate le generalità. Dunque, niente nome e cognome, non siete tenuti a dichiararli.
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Ma dove è possibile reperire il modello? Sui tanti portali istituzionali tra cui il sito dedicato creato per l’emergenza coronavirus dal Ministero della Salute salute.gov.it. Lo si può ottenere direttamente in formato PDF che permette di compilare ogni campo direttamente dai propri smartphone e pc, in modo tale da stamparlo solo quando si è sicuri di non aver commesso errori. In generale in rete non è difficile da reperire visto che si tratta di uno strumento di forte interesse pubblico. Non è da escludere che possano esserci novità e magari il rilascio di una nuova autocertificazione, ma viste le polemiche in tal senso di questi mesi tutto lascia presagire il mantenimento della situazione vigente.