Pensione: come anticiparla di 7 anni grazie all’isospensione

L’isospensione permette di andare in pensione anticipatamente ad alcune categorie di lavoratori. Di cosa si tratta e come funziona

Pensione
Fonte foto: (Getty Images)

La pensione è un traguardo della propria vita che le persone sperano di poter raggiungere il prima possibile dopo tanti anni di sacrifici. Diverse sono le modalità per anticipare questo momento come ad esempio Quota 100, strumento decisamente più in auge e contemporaneo.

Facendo un passo indietro, un altro modo per andare prima in pensione è la l’isospensione introdotto dalla Legge Monti-Fornero. Noto anche come esodo dei lavoratori anziani, si tratta di un di mezzo che consente alle persone prossime alle pensione di ritirarsi in anticipo. Naturalmente non è accessibile a tutti, ed infatti attivabile solo ai dipendenti del settore privato. Consente un anticipo dell’età pensionabile fino a 7 anni per il triennio 2018-2020 e fino a 4 anni per il 2021.

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Pensione anticipata: requisiti per l’accesso all’isospensione

Anziani
Fonte Pixabay

Passando nello specifico ai requisiti, lo scivolo pensionistico è applicabile per le aziende che hanno mediamente più di 15 lavoratori subordinati e che sottoscrivano accordi siglati con le organizzazioni sindacali. Successivamente l’accordo deve essere verificato e validato dall’INPS, a cui il datore di lavoro invia al tempo stesso anche una fideiussione bancaria a garanzia degli anni per cui è previsto l’incentivo. Dunque è l’azienda che si fa interamente carico dell’aspetto finanziario.

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Andando nel dettaglio del funzionamento dell’isospensione, il dipendente smette di lavorare, ma il datore di lavoro continua a pagarlo (gli corrisponde un assegno di importo uguale a quello del trattamento di pensione che gli spetterebbe) per l’intero periodo che intercorre tra l’esodo e la maturazione dei requisiti per andare in pensione. La quota però non comprende la contribuzione correlata che il datore versa per gli anni dello scivolo.

Nonostante ciò l’erogazione è garantita dall’INPS, mentre per quanto concerne la tassazione è prevista quella ordinaria e non reversibile. L’unica eccezione riguarda i familiari che hanno il diritto di riscuotere la pensione in caso di decesso del beneficiario.

 

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