Negli Stati Uniti d’America si registrano gravi episodi di intossicazione, dopo che alcuni hanno ingerito candeggina e disinfettante come antidoto al Coronavirus
Si impongono nella cronaca degli Stati Uniti d’America, gravi casi di intossicazione dovuta all’ingerimento di disinfettante e candeggina, utilizzati come antidoti al Coronavirus: nella convinzione di difendersi dal virus e in mancanza di altri rimedi, due uomini sono finiti in ospedale.
Episodi gravi e per fortuna a buon fine, le due persone in questione hanno avuto salva la vita grazie all’intervento degli operatori sanitari che si sono immediatamente attivati e con tempestività si sono presi cura di loro.
Il direttore del centro antiveleni dello Stato della Giorgia, Gaylord Lopez, ha svelato i due casi, e ha espresso preoccupazione nonché ammonito la cittadinanza. Tali rimedi, infatti, non sono solo futili, ma estremamente dannosi per l’organismo e in alcuni casi letali.
Tali casi ribadiscono quello che è un vero e proprio allarme di qualche giorno fa.
In seguito alle parole del Presidente Trump relative all’idea di testare iniezioni di disinfettanti per contrastare il contagio, infatti, diverse persone avrebbero compiuto il medesimo gesto.
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Sta facendo dunque molto discutere e preoccupare, negli Stati Uniti d’America, i suddetti episodi in cui, alcuni cittadini, hanno deciso di bere candeggina e disinfettante, come presunto antidoto al Coronavirus.
Come detto, grazie all’intervento dei medici, la loro vita è salva. Gaylord Lopez ha spiegato all‘Atalanta Journal-Constitution che uno dei uomini ha bevuto candeggina, e in seguito alle cure è stato dimesso. L’altro, invece, ha ingerito Pine-Sol, antidolorifici e ancora altri liquidi.
Inoltre, stando alle autorità, si regista una crescita di telefonate ai centri antiveleni di circa il 20% nei primi tre mesi del 2020.
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Tali dati hanno reso obbligatoria la precisazione circa le parole del Presidente, ossia che si riferiva ad uno studio centrato sull’eliminare il virus dalle superfici ma non dall’organismo.