Ancora molte cose andranno chiarite per quanto riguarda i permessi della Fase 2. Tra i “congiunti” potrebbero esserci anche i fidanzati
Come ben noto, da lunedì, 4 maggio 2020, l’Italia inizierà il periodo meno duro del lockdown, chiamato Fase 2. Tante piccole possibilità di ripresa ed anche di spostamenti, se autorizzati, sulla quale proprio il Premier Conte ha ribadito: “Non è un liberi tutti”.
Si è tanto discusso anche sulla parola “congiunti”, visto che a quanto pare saremo autorizzati a spostamenti che ci consentiranno delle brevi visite, non delle vere e proprie riunioni familiari, per quanto riguarda i soggetti in questione. Ma chi rientra realmente in questa lista di persone ?
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Coronavirus, ok ad incontri con fidanzati ed affetti stabili in Fase 2
Sono molte le cose che dovrebbero venir rese chiare dal Governo, per evitare la libera interpretazione di troppi cittadini che si riverserebbero per strada per motivi ufficialmente non comprovati dal nuovo decreto. Ad esempio quello delle persone a cui è possibile fare visita. Parrebbe infatti, che con “congiunti”, andrebbero coinvolti anche fidanzati ed affetti stabili, oltre a coniuge, convivente o parenti.
In attesa di conferme o smentite, sono molti intanto i presidenti regionali che hanno già, non senza polemiche, espresso le loro opinioni. In tanti sembrano non aver ancora chiari alcuni punti.
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Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna ad esempio, ha parlato di delusione per quanto riguarda il modo in cui dovranno organizzarsi scuole e famiglie, e di aver già chiesto un incontro alla Ministra Azzolina.
“Sulle messe, hanno ragione i vescovi: si facciano in sicurezza“, scrive invece sulla propria home Facebook, Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, che ha parlato anche di obbligo da parte dello Stato, assicurarsi dell’erogazione e della distribuzione delle mascherine per i vari cittadini italiani. Ed ancora, Attilio Fontana, della Regione Lombardia, spiega che proprio la faccenda legata all’obbligo delle mascherine, non è del tutto chiara, almeno per quel che gli riguarda.
Tra le novità, a proposito dell’argomento, l’obbligo delle mascherine da indossare, non è esteso a bambini al di sotto dei sei anni o a soggetti con disabilità che non ne consentono l’uso.