Ieri sera il Presidente del Consiglio ha annunciato la tanto agognata Fase 2 che entrerà in vigore dal 4 maggio e che avrà una nuova autocertificazione.
Il Paese si avvia lentamente a ripartire, ma sempre con le dovute precauzioni. Infatti il motto utilizzato ieri dal Presidente del Consiglio è stato “Se ami l’Italia rispetta le distanze“.
Insomma ci dirigiamo verso una nuova fase che però non ha niente a che vedere con la vita che abbiamo lasciato due mesi fa, anzi. Per uscire sarà necessario indossare mascherine e guanti, ma soprattutto ancora più fondamentale mantenere le distanze di sicurezza.
In ogni caso però sono state introdotte nuove possibilità di uscita. Oltre ad uscire per andare al lavoro, è possibile tornare a praticare sport anche lontano da casa e soprattutto far visita ai congiunti.
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Fase 2, Autocertificazione: ecco come cambia il modulo per le visite ai congiunti e il rientro al domicilio
Quindi sembra proprio che sarà possibile uscire di casa sia per andare a trovare i propri parenti, ma sempre nel rispetto delle distanze e con mascherina, sia rientrare nel proprio domicilio.
Ovviamente però come ha ricordato il Presidente del Consiglio:
“La Fase 2 non è un liberi tutti. Ci sarà comunque sempre bisogno di un motivo per spostarsi”
Così per andare a fare visita ai parenti, ma senza fare riunioni di famiglia o assembramenti, sarà necessario avere l’autocertificazione ancora per altre due settimane. All’interno del modulo, quindi, verranno inserite queste altre due motivazioni: visita congiunti e rientro al domicilio. Rimangono invece inalterati gli spostamenti per lavoro e i motivi di salute.
Sempre in conferenza stampa, Giuseppe Conte ha sottolineato:
“L’autocertificazione rimarrà obbligatoria fino a quando ci saranno limitazioni sugli spostamenti. A maggior ragione nel corso della Fase 2, che non è un “liberi tutti”, ma anzi permangono numerose restrizioni”
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Dunque è concesso andare a casa di genitori e figli senza organizzare riunioni o party di famiglia. Inoltre sarà possibile rientrare nei propri domicili, anche per chi è rimasto bloccato in una regione diversa dalla propria. Solo per questo motivo è possibile spostarsi, perché la mobilità fuori dalla regione resta comunque vietata