Ci lascia un grandissimo artista. Scrittore famoso e poeta, oltre che apprezzato regista, giornalista e sceneggiatore. Muore, Luis Sepúlveda
Luis Sepúlveda Calfucura ci lascia all’età di 70 anni. Lo scrittore e poeta cileno, è scomparso a causa del Coronavirus. La notizia, giunge in Europa, nella mattina del 16 aprile 2020 e scuote il mondo dell’arte.
Sepúlveda infatti, oltre ad apprezzatissimo scrittore e poeta, si era focalizzato anche sul mondo del cinema, diventando regista e sceneggiatore. Era anche giornalista ed un attivista molto apprezzato in Cile, terra d’origine, pur essendo anche naturalizzato francese.
La sua vita da attivista non si fermò quando dovette abbandonare il Cile, dopo essere stato incarcerato dal regime di Pinochet. Visse anche ad Amburgo, Parigi ed infine nelle Asturie, in Spagna, partecipando spesso ad iniziative di Greenpeace.
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Il primo romanzo dello scrittore, fu pubblicato nel 1989, il titolo era Il vecchio che leggeva romanzi d’amore con prima edizione in italiano, edita nel 1993. Pochi anni dopo, uno dei suoi primi successi, Un nome da torero, seguito da tantissime opere di spessore. Tra i titoli più conosciuti, Diario di un killer sentimentale, Incontro d’amore in un paese di guerra, ed ancora, Ultime notizie dal Sud, La lampada di Aladino e altri racconti per vincere l’oblio, Storie ribelli. L’opera di maggior successo però, è senz’altro, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, titolo che ci sarà senz’altro capitato di leggere tra i banchi di scuola. Il libro uscì nel 1996 ed ispirò il cartone animato, La gabbianella e il gatto, dove la voce del poeta, è doppiata proprio da Luis.
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Nowhere, uscito nel 2002, fu invece il primo film diretto dallo scrittore cileno, commedia di 120 minuti con soggetto e sceneggiatura dello stesso Sepúlveda. Il film, fu candidato a due premi, nei film festival di Bogotà e Malaga, ma non ne vinse. Da regista, un’altra pellicola vede il suo nome, unito però a quello di Diego Meza, ossia, Corazonverde. Infine, durante la sua carriera, il poeta cileno fu insignito di quattro onoreficenze, due italiane, e di ben sedici premi letterari.
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