Una nuova circolare del Viminale sollecita le Forze dell’Ordine a intensificare i controlli per le giornate di Pasqua e Pasquetta
Saranno stringenti le misure adottate dal Viminale per queste festività di Pasqua. Posti di blocco sulle consolari e sulle autostrade. Sanzioni e multe. Vietato spostarsi anche all’interno del Comune per raggiungere altri famigliari. No a gite fuori porta nelle località turistiche o seconde case. Saranno anche intensificati i controlli la prossima settimana, considerata quella del rientro.
Come fanno sapere dal Ministero dell’Interno: “Piani mirati di rafforzamento della vigilanza e del controllo dei movimenti”. È evidente che si vuole evitare di favorire nuovamente il contagio. E le giornate di Pasqua e Pasquetta sono considerate a rischio. Molte persone potrebbero spostarsi per pranzare e festeggiare insieme.
Poiché come fanno sapere dal Viminale “i dati statistici relativi all’andamento dell’epidemia in atto hanno fatto registrare, pur con le opportune cautele, i primi segnali di efficacia delle misure di contenimento, incentrate principalmente, come è noto, sul distanziamento sociale e sulla limitazione della circolazione delle persone”, la scelta è quella di continuare a seguire questa linea che sta dando i primi suoi frutti.
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Pasqua e Pasquetta: vietato raggiungere località turistiche e andare dai parenti per il pranzo
La circolare del Ministero dell’Interno indirizzata ai prefetti è piuttosto chiara: “Nell’attuale contesto emergenziale, in applicazione delle specifiche disposizioni restrittive della libertà di circolazione, tuttora in corso di validità, non sarà possibile per la popolazione effettuare i consueti trasferimenti verso località a richiamo turistico“.
Linea dura anche per quanto riguarda gli spostamenti all’interno del Comune o per il raggiungimento di seconde case. Si sa, la Pasqua tene a riunire le famiglie per celebrare la ricorrenza e la Pasquetta riunisce amici e famigliari per la classica carne alla brace. Ma questo non è il momento per pensare a queste cose. La circolare dichiara: “I prefetti devono predisporre le attività di sorveglianza e verifica delle forze di polizia per controllare il rispetto delle limitazioni riguardanti gli spostamenti all’interno dello stesso comune e tra località diverse, compreso il divieto di recarsi presso abitazioni differenti da quella principale, tra cui le seconde case utilizzate per le vacanze“.
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Ci saranno controlli a tappeto anche nei Comuni di vacanza e posti di blocco in entrata e in uscita dalle varie città. Chi trasgredisce tali limitazioni rischierà una multa compresa tra i 400 e i 3000 euro, oltre che il rientro al proprio domicilio.