Il bonus 100 euro in busta paga è uno dei sussidi varati a favore dei lavoratori nel Decreto Cura Italia. Cos’è, come funziona e come richiederlo
Il privilegio di poter lavorare da casa senza incorrere nel rischio contagio coronavirus, non è un beneficio per tutti. Molti lavoratori infatti per forza di cose si sono dovuti recare sul posto di lavoro, vista l’impossibilità di poter prestare servizio in smart working come ad esempio chi lavora nella filiera di produzione, in farmacia o nei supermercati solo per citarne alcuni.
Per questi autentici “angeli” in base al Decreto Legge 18/2020 del 17 Marzo è previsto un particolare bonus Irpef da accreditare sulla busta paga di Aprile. Di cosa si tratta precisamente? Chi ne ha diritto e soprattutto a quanto ammonta l’importo da riscuotere?
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Ricapitolando il bonus 100 euro viene erogato direttamente in busta paga per i lavoratori che hanno adempiuto regolarmente ai loro obblighi durante il mese di Marzo. Sono compresi anche coloro che sono in servizio esterno presso clienti o in trasferta in altre sedi aziendali. Naturalmente così come per altre tipologie di sussidi, ci sono alcuni parametri da rispettare. In questo sono sostanzialmente tre:
Per ovvie ragioni, bisogna tener conto del numero di giorni o di ore lavorative effettive svolte presso la propria sede di lavoro durante il mese di Marzo. Facendo un esempio pratico, se ci si è recati sul posto fino al 15 Marzo si ha diritto a 50 euro, se lo si è fatto per l’intero mese a 100 euro. Prendendo in considerazione le ore, se su 40 ore settimanali 20 le si fanno da casa il bonus previsto è di 50 euro, al contempo chi le fa tutte e 40 percepirà il bonus in pieno.
Si ha diritto al bonus anche se nel mese il lavoratore ha usufruito di ferie, congedo o malattia. Altro punto da chiarire è la tipologia contrattuale. Non ci sono distinzioni tra part time e full time in quanto ciò che conta è il rispetto dell’orario di lavoro così come previsto dal proprio contratto.
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Per ottenere il compenso non è necessaria la presentazione di nessun tipo di domanda. La prassi è decisamente semplice e soprattutto non spetta al lavoratore gestirla. È infatti premura del datore di lavoro accreditarlo sulla busta paga di Aprile. Naturalmente si tratta di un anticipo per rendere disponibile fin da subito il premio ai singoli lavoratori. I datori dal canto loro riceveranno un rimborso in compensazione mediante l’utilizzo dei servizi telematici degli istituti previdenziali.
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