Il Codacons ha richiesto un rimborso per l’assicurazione auto, per tutelare gli automobilisti che pagando un servizio praticamente inutilizzato
Tra i tanti problemi di natura economica a cui devono far fronte gli italiani durante questa lunga fase caratterizzata dall’epidemia di Covid 19, figura quella del pagamento dell’assicurazione dell’automobile. In sostanza però, chi non lavora o chi presta servizio da casa, non utilizza il proprio mezzo di trasporto e di conseguenza si sta ritrovando a dover far fronte ad un pagamento per un servizio al momento inutile.
La possibile proroga della quarantena ai primi di maggio non fa altro che aumentare la beffa per le persone, che in molti casi hanno già saldato la rata annuale del premio assicurativo. Tutto a vantaggio delle compagnie assicuratrici. Quest’ultime, incassano e al tempo stesso pagano molto meno, visto che la diminuzione della circolazione stradale ha fatto abbassare la soglia degli incidenti dell’80%.
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Assicurazione Auto, possibile rimborso in vista
Per questa ragione il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) attraverso un’istanza presentata al Consiglio dei Ministri, al Ministero dello Sviluppo Economico e all’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private) ha richiesto un provvedimento volto a tutelare le persone che hanno stipulato un’assicurazione.
Nella fattispecie è stato richiesto un rimborso automatico della polizza assicurativa a causa del blocco dovuto al coronavirus. Questo almeno per quanto riguarda i mesi di marzo e aprile, in cui effettivamente l’uso dell’automobile è stato di fatto “vietato”.
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Gli automobilisti che hanno già pagato o che stanno ancora pagando le rate dell‘RC Auto, dovrebbero così ottenere un rimborso. Fin quando non sarà effettivo però, non si conosceranno le modalità attraverso cui queste compensazioni avverranno. Nel frattempo gli italiani attendono con impazienza, anche perché chi ha perso il lavoro o è disoccupato far fronte ad un costo (spesso e volentieri ingente) che sa tanto di “beneficenza”, non è il massimo della vita di questi tempi.