Valentina Nappi bufera: “preferirei essere stuprata che femminista”

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La pornostar italiana Valentina Nappi non perde occasione per far parlare di sé. Su Twitter si è scatenato il putiferio dopo la sua ultima dichiarazione.

Valentina Nappi
Valentina Nappi (fonte Instagram @instavalentinanappi)

Una frase scioccante quella scritta dall’attrice a luci rosse sul suo profilo Twitter che è stato invaso da insulti e commenti da parte di vari utenti.

Una vera e propria rivoluzione quella che si è appena scagliata contro la Nappi, tanto che sembra che il suo account Twitter sia stato bannato.

Molti gli utenti che le si sono scagliati contro commentando duramente le sue parole sullo stupro.

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Valentina Nappi: la frase che ha fatto infuriore il web e le femministe

Valentina Nappi
Valentina Nappi (fonte Instagram @instavalentinanappi)

L’attrice, appena può, dà sempre modo di parlare di sé e l’ultima sua uscita sul web ha scatenato il panico.

La frase che ha scritto su Twitter non è proprio piaciuta a nessuno:

Preferirei essere stuprata che vivere una quotidianità dove la gente non è libera di vivere la sua sessualità come ca**o vuole. Basta con questa ipocrisia sulle donne

Immediata la reazione delle femministe e di molti altri utenti che hanno segnalato il post, tanto che siano riusciti nell’intento di far chiudere il profilo dell’attrice.

Molti l’hanno accusata di essere pro stupro e di vergognarsi per le parole che ha scritto:

le femministe sono quelle ti hanno permesso di poter votare e di scegliere il lavoro che fai. Se preferisci essere stuprata trasferisciti in un paese in cui le bambine vengono allevate solo per essere un buco per gli uomini e poi ne riparliamo

La dichiarazione ovviamente ha attirato la curiosità dei più, tanto che adesso la Nappi è finita sui trend topic di Twitter. Molti anche i commenti di vari personaggi famosi che si sono scagliati contro di lei.

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Tanti i tweet contro l’attrice, molti dei quali le consigliano di non proferire parola:

Vorrei dire a valentina nappi di star zitta per favore, perché ci sono vittime di violenze che preferirebbero aver perso un arto, o essere censurate, anche perché spesso devono autocensurarsi, proprio perché non possono permettersi di ammetterlo
Dunque una vera e propria rivolta contro di lei che già in passato ci ha abituato a uscite poco felici. Chissà se ritornerà sui suoi passi

 

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