Che cos’è il Fondo di integrazione salariale, ed a chi interessa ? Ed inoltre, come richiederlo in questo momento specifico ?
Il nuovo Decreto Cura Italia, interessa molto da vicino tantissimi cittadini italiani che, causa Coronavirus, dovranno far fronte alle difficoltà economiche dovute appunto, alle chiusure di attività per motivi precauzionali. Sono tanti i punti da approfondire, tra cui appunto, il Fondo di integrazione salariale.
Ad essere interessate a questo tipo di fondo, tutte le aziende con un minimo di sei dipendenti, mentre la stessa può essere richiesta solo ed esclusivamente da ogni dipendente che però sia stato assunto da almeno 90 giorni.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: CONTE LANCIA L’ULTIMATUM: “AMMORBIDIRE LE REGOLE O FAREMO SENZA EUROPA”
Fondo integrazione salariale, chi interessa e cos’è
Alcune aziende, non rientrano nei canoni che vanno ad interessare direttamente la CIGO, Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria ma non per questo, il Governo non ha pensato anche a loro, tra le imprese da salvaguardare per il futuro. Ed ecco quindi la nascita del Fondo integrazione salariale.
Come detto, questo punto interessa aziende che non rientrano nella CIGO, non hanno fondi bilaterali di solidarietà attivi ed hanno un minimo di sei dipendenti, che quindi possono usufruirne in caso di riduzione o sospensione del loro lavoro.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: IMPOSTA DI BOLLO SUL CONTO CORRENTE: COME EVITARE IL PAGAMENTO
Sono due, i punti che bisogna conoscere, per sapere se ed in che modo, poter quindi usufruire del Fondo di integrazione salariale, entrambi rivolti alle imprese che ne volessero prender parte.
Ecco quindi, quali sono le misure di sostegno del fondo di integrazione salariale:
1. L’assegno di solidarietà, esso coinvolge direttamente le imprese di qualsiasi forma con più di 5 dipendenti e che hanno dovuto ridurre l’attività lavorativa ad un massimo di un 60%, fino a 12 mesi e con il dipendente quindi, che in questo caso riceve l’80% del suo stipendio.
2. L’assegno ordinario. Questo tipo di aiuto invece è strettamente dedicato alle imprese con un numero di dipendenti maggiore a 15. Attenzione: ad esso si può usufruire soltanto in caso di crisi o di riorganizzazione aziendale, quindi è compito del titolare sapere come attenersi a queste regole.