Una studentessa del Kentucky ha fatto qualcosa di molto semplice ma di molto bello ed utile, modificando leggermente le tradizionali mascherine
Sempre più difficili da trovare, in questo periodo di allarme dovuto al Coronavirus, i mezzi di copertura personale come guanti e soprattutto, mascherine. Figurarsi allora quelle specifiche, dedicate ad una ristretta fetta di pubblico, che ha bisogno di indossarne alcune speciali.
In questo modo, la studentessa americana, Ashley Lawrence, ha pensato di rendersi utile per la comunità, facendosi aiutare dalla madre. Al momento, dalle mura di casa, starebbe costruendo questo tipo di mascherine, usando nient’altro che plastica e lenzuola nuove.
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Mascherine speciali fatte in casa: l’idea di una studentessa statunitense
Ashley ci fa arrivare questa bella iniziativa, direttamente dagli States, da dove arriva cioè, anche questa impressionante testimonianza di una infermiera in lacrime. Ma quella della studentessa del Kentucky è una bella iniziativa che seppur non potendo cambiare le cose, aiuta chi ha bisogno di mascherine speciali come non udenti e ipoudenti che hanno bisogno di leggere il labiale. Ashley Lawrence e sua madre allora hanno ben pensato di crearne alcune in casa e spedirle gratuitamente a diverse città americane. Per far fronte agli acquisti dei materiali, prevalentemente plastica e lenzuola, la studentessa ha dato vita ad una raccolta fondi che ha subito ricevuto una buona risposta.
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Sul sito della stessa raccolta fondi, si legge una nota iniziale che recita:
“Anche se al momento il Centro per la prevenzione e il controllo per le malattie non raccomanda a coloro che non sono malati di indossare protezioni nella vita quotidiana, se qualcuno che ha bisogno di queste mascherine adattive si ammala, avrà a disposizione una mascherine da regalare al proprio medico, in modo che possano comunicare più facilmente tra loro”.
Le mascherine, nello specifico sono praticamente uguali a quelle che vediamo tutti i giorni, ma naturalmente, grazie a della plastica trasparente, lasciano visibile la bocca, in modo appunto, di dare la possibilità a chi ne ha necessità assoluta per comunicare, di leggere il labiale.