Lockdown del primo giorno di aprile, per il sito dell’Inps che ha creato non pochi disagi. Ecco come richiedere l’eventuale indennizzo
Il sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è andato letteralmente in tilt, come è ormai noto, nel giorno in cui sarebbe partita la possibilità di richiesta del bonus di 600 euro per molti cittadini. Probabile che il sito abbia accusato un sovraccarico di richieste in pochissime ore, ma non si esclude un attacco hacker per ammissione stessa del presidente dell’ente, Pasquale Tridico.
Il lockdown ha portato anche alla strana apparizione, sugli schermi di alcuni utenti, di dati appartenenti ad altri cittadini, ufficialmente coperti da normative privacy. Lo stesso garante della privacy, Antonello Soro, ha parlato di “Un fatto gravissimo”. Questo potrebbe costare molto caro all’Inps, sarebbero molti infatti gli utenti a poter chiedere ora un indennizzo per violazione della privacy.
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Sito Inps in tilt: come chiedere il risarcimento
In un post reperibile su Facebook, l’avvocato, Cathy La Torre ha spiegato la gravità dell’accaduto della giornata di ieri e parlato di eventuali conseguenze da tenere in considerazione. “Si chiama DATA BREACH: violazione di dati personali con pericolo per i diritti fondamentali delle persone”. Lo stesso avvocato poi, è stato contattato da Fanpage.it, per ulteriori chiarimenti: “Spetta al Garante verificare se una violazione dati è avvenuta o no, dopo un reclamo o una segnalazione. E quindi tu puoi dire: ‘premesso che i dati sono stati violati e sono diventati di dominio pubblico con centinaia di migliaia di dati pubblici, io in quel frangente ho fatto la domanda e ho il timore che siano stati violati anche i miei dati e chiedo che il Garante verifichi se vi sia o meno una compressione delle mie libertà fondamentali come quella della violazione dei dati senza la mia autorizzazione'”.
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Ed allora, come funziona il reclamo al Garante per la privacy ? Per questo tipo di eventuale violazione, si fa riferimento al Regolamento UE 2016/679, ed il reclamo può essere presentato da tutti coloro che abbiano subito: “materiale o immateriale violazione dei dati”. Il reclamo può essere presentato gratuitamente e ad esso, segue un’istruttoria preliminare proprio da parte del Garante, con eventuale procedimento amministrativo formale. Solo dopo la decisione finale poi, ci si potrà opporre, tramite ricorso giurisdizionale.