La domanda per il bonus da 600 per i lavoratori autonomi euro potrà essere effettuata sul sito Inps anche con il Pin semplificato. Tutte le novità
Da oggi, 1° aprile, è possibile fare richiesta del bonus da 600 euro per i lavoratori autonomi e partite IVA.
E così parte la corsa per gli autonomi. “Dall’una di notte alle 8.30 circa, abbiamo ricevuto 300mila domande regolari. Adesso stiamo ricevendo 100 domande al secondo. Una cosa mai vista sui sistemi dell’Inps che stanno reggendo, sebbene gli intasamenti sono inevitabili con questi numeri”. E’ quanto afferma il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico.
Le domande potranno essere fatte anche nei giorni successivi, non soltanto oggi. Basterà collegarsi al sito dell’Inps e cliccare sul banner dedicato. La domanda potrà essere fatta anche con il Pin semplificato, il quale si può chiedere per richieste di questo tipo.
Per la precisione, la domanda è fatta in via telematica con il Pin, lo Spid, la Carta di Identità elettronica o la Carta Nazionale dei servizi. Il Pin semplificato è per coloro che non posseggono un Pin. Volendo, si può anche utilizzare il Contact center o i patronati. L’accredito arriverà sul contro corrente, per cui sarà bene munirsi delle proprie coordinate bancarie, l’IBAN, quando si effettuerà la domanda.
Nunzia Catalfo, la ministra del Lavoro, ha specificato che con il decreto di aprile si rifinanzierà la misura per i mesi di aprile e maggio, per i quali molto probabilmente l’importo sarà aumentato.
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Possono fare richiesta dei 600 euro i lavoratori autonomi come i commercianti, i coltivatori diretti, i mezzadri e gli artigiani, purché non percepiscano già una pensione. L’indennità interessa anche i liberi professionisti non iscritti a casse di previdenza obbligatoria, i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori stagionali e quelli dello spettacolo. Per questi ultimi è possibile richiedere l’indennità qualora abbiano versato nel 2019 almeno 30 contributi giornalieri e non abbiano avuto un reddito superiore a 50.000 euro.
Occorre specificare che tale indennità non concorre alla formazione del reddito e pertanto non è coperta da contribuzione figurativa. Questo bonus è erogato con un limite di 2.160 milioni di euro.
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L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ci tiene a chiarire che tali indennità non sono compatibili con la pensione. Incompatibilità anche con il reddito di cittadinanza, con l’assegno ordinario di invalidità e con l’Ape sociale.
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