Coronavirus: con questi anticorpi si torna al lavoro. Test a tappeto

In alcuni Paesi si inizia a pensare a una serie di test a tappeto per scoprire chi ha superato la malattia senza saperlo. Ecco dove.

laboratorio analisi
Laboratorio per analisi (foto Pixabay)

In alcuni paesi come Austria, Germania, Gran Bretagna e Svizzera si sta pianificando l’utilizzo di test a tappeto per l’identificazione degli anticorpi da coronavirus.

Il motivo per cui si è deciso di procedere in questo modo è che ci sono malati Covid-19 con sintomi, anche gravi, e altri che invece contraggono il virus senza nemmeno rendersene conto. L’obiettivo di questi test è quello di tornare alla normalità il prima possibile, ma in totale sicurezza.

Le persone positive agli anticorpi del nuovo coronavirus potrebbero verosimilmente riprendere a intrattenere dei contatti sociali e tornare al lavoro. E nell’assistenza di pazienti Covid-19, non dovrebbero temere un contagio.

In Svizzera stanno già arrivando dei kit per l’esecuzione delle analisi in questione e i primi test potrebbero essere effettuati già nel corso della prossima settimana, come ha detto sabato Daniel Koch dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

Si tratta d’individuare le immunoglobuline G e A. «Chi presenta questi due anticorpi, molto probabilmente è immune e potrebbe tornare a condurre una vita normale» spiega Beda M. Stadler, emerito d’immunologia all’Università di Berna.

E’ un passo importante per la ricerca, in quanto con questo strumento sarebbe possibile fare una stima delle persone che hanno contratto il virus senza presentare sintomi. In questo modo sarebbe anche possibile calcolare con maggior precisione il tasso di mortalità.

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I test disponibili al momento

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Probabilmente l’esecuzione di test a tappeto è possibile in paesi ben organizzati e non a caso si sta pensando di eseguirli in Svizzera, Austria Germania e Gran Bretagna.

In altri paesi come gli Usa ma anche l’Italia si stanno diffondendo invece dei test che rilevano la presenza di Covid-19 in pochissimo tempo.

In Lombardia ad esempio ci sono «test a tampone rapidi» che hanno ricevuto da una settimana il via libera dell’Authority europea di settore e della Fda statunitense. Questi arrivano a 60 minuti anziché 4-6 ore. Non sono in commercio, ma aiutano gli ospedali e i Pronto Soccorso.

Negli Usa la Food and Drug Administration ha concesso ad Abbott Laboratories l’approvazione per un test diagnostico per il coronavirus che può fornire risultati ai pazienti addirittura in pochi minuti.

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Secondo Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss, «ad oggi i test che vanno alla ricerca dell’Rna (molecolari) sono affidabili, tutti gli altri test rapidi o sierologioci non hanno raggiunto livelli di affidabilità tali da esser usati».

Tuttavia le sperimentazioni non si fermano e ogni settimana si fanno dei passi avanti per tentare quanto prima di tornare alla normalità

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