Il mondo della moda si mobilita contro il Covid-19. Aziende convertono la produzione in camici monouso, aperte raccolte fondi e donazioni
Sono tante le iniziative solidali in Italia per fronteggiare questa difficile situazione causata dall’epidemia in corso. Ora anche il mondo della moda fa la sua parte, attivandosi sul fronte della riconversione della produzione e delle donazioni. Atti solidali di grande generosità.
Attivissimo in questa delicata situazione, Giorgio Armani e il suo gruppo hanno convertito la produzione in camici monouso destinati ad essere utilizzati dal personale sanitario, impegnato in prima linea. Ma non è finita qui. Nelle scorse settimane anche la donazione complessiva di 2 milioni di euro a favore della Protezione Civile e degli ospedali Luigi Sacco, San Raffaele, Istituto dei Tumori di Milano e dello Spallanzani di Roma, oltre che gli ospedali di Piacenza, di Bergamo e della Versilia.
Passiamo a Valentino. Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, grazie alla Fondazione Valentino, doneranno 1 milione di euro per la lotta contro il coronavirus, in particolare la somma sarà destinata all’ospedale Columbus Covid 2, una nuova area dedicata interamente alla cura dei pazienti affetti da Covid-19, situata all’interno del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma.
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Gucci lancia un crowdfunding con Intesa San Paolo e anche altre case di moda fanno la loro parte
Il mondo della moda si fa sentire. Non solo Armani e Valentino. Anche Gucci fa la sua parte. Precisamente, ha fatto due nuove donazioni: una in Italia e l’altra a livello globale. In particolare, la prima a favore della Protezione Civile, in collaborazione con l’Intesa San Paolo e la seconda a favore del Covid-19 Solidarity Response Fund, in supporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità grazie alla campagna di matchmaking di Facebook.
Tomaso Trussardi contribuisce con la raccolta fondi #ConBergamo e devolverà tutto il suo ricavato dell’e-commerce per l’acquisto di respiratori e ventilatori polmonari destinati all’Ospedale di Bergamo.
Herno ha deciso di produrre circa 10.000 camici al mese e 25.000 mascherine che la Protezione Civile distribuirà sul territorio, in particolare nell’area di Verbania. Anche la Geox e la Diadora hanno donato circa 1 milione di euro alla Regione Veneto.
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Nel mondo la solidarietà non è da meno. Ralph Lauren si sta impegnando nella produzione di camici e mascherine per i medici e gli infermieri negli Stati Uniti e ha destinato ben 10 milioni di dollari per lottare contro questa epidemia.