Antonella Clerici, intervistata a Storie Italiane, parla della drammatica situazione attuale di epidemia
Intervistata da Eleonora Daniele, nel programma di Rai Uno, Storie Italiane, Antonella Clerici è intervenuta per parlare del momento difficile che stiamo vivendo. “Sono a casa, vivo nel basso Piemonte, nell’alessandrino, e anche qui è una zona molto colpita, non come la Lombardia ma comunque colpita. Ci sentiamo coinvolti. La mia speranza è di contenere il più possibile questo virus“.
Poi si lamenta delle persone che non rispettano le ordinanze: “Se le persone continuano a muoversi e a contagiare è chiaro che il problema diventa gravissimo in tutta italia. Io non riesco a capire cosa c’è di così strano nello stare a casa. È così difficile da capire che muovendosi possiamo infettare altre persone?“.
Ha inoltre voluto ricordare che la situazione è particolare e non sempre si può fare tutto quello che si vuole: “Siamo in un momento di emergenza, non c’è la possibilità di fare sempre i tamponi. Quando vedo le immagini della terapia intensiva e quando penso al lavoro straordinario che stanno facendo queste persone, me ne sto a casa per forza. Non mi viene neanche di pensare di prendere un treno o un aereo. Anche io ho un papà che ha 84 anni, ma va bene così – ha aggiunto – Grazie a dio c’è la tecnologia, gli telefono e ci parliamo”.
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Secondo Antonella Clerici, dopo il coronavirus, si dovrà pensare ad un nuovo modo di fare televisione
Parlando del recente Festival di Sanremo, per la Clerici sembra passato molto tempo. “Mi sembra passata una vita. Io penso che bisogna pensare a nuovi modi di comunicare. Quando vedo l’intrattenimento puro in questo momento faccio fatica a guardarlo, preferisco vedere l’informazione o un bel film, non lo so, mi sembra tutto molto strano. Mi sembra come se il Festival non mi appartenesse”.
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Antonella ha qualche idea e pensa: “Passato questo periodo ognuno di noi dovrà cambiare modo di vivere e anche di fare televisione. Il discorso della gentilezza, il discorso del cuore, di stare vicino agli altri, trasferire emozioni, ed essere meno arroganti. Oggi alcune cose mi danno fastidio – prosegue – in me c’è un cambiamento e anche nella vita di tutti noi. Non si può andare avanti come se niente fosse successo”.
