Le maschere da sub diventano respiratori per combattere il Coronavirus

Le maschere da sub di Decathlon si trasformano in maschere per la respirazione per combattere il Coronavirus. L’idea è di un giovane ingegnere italiano.

Maschera Isinnova
Maschera Isinnova (foto sito Isinnova)

Un’invenzione straordinaria quella di un ingegnere italiano. In un momento come questo in cui il mondo intero sta combattendo una battaglia difficile contro un virus ancora poco conosciuto, molti mettono a disposizione le loro capacità per la comunità intera.

Un ingegnere italiano Cristian Fracassi sta facendo parlare di sé in tutto il pianeta. Infatti il ragazzo è riuscito a stampare in 3D delle valvole per respiratori per l’ospedale di Chiari, vicino Brescia, che le aveva quasi terminate.

Grazie a questa trovata l’ingegnere ha continuato le sue ricerche per trovare una soluzione più efficace per venire incontro agli ospedali in carenza di materiale e ormai allo stremo.

Tanto che Cristian è riuscito a convertire un oggetto comunissimo in un prezioso respiratore, strumento ospedaliero che aiuta in questo momento molti malati di Coronavirus.

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La maschera da sub di Decathlon trasformata in respiratore da un ingegnere italiano

L’idea è arrivata dal dottor Renato Favero, ex primario dell’ospedale di Gardone Val Trompia, nel bresciano. Il medico, venuto a conoscenza della bravura di Fracassi e del suo team Isinnova, ha proposto all’ingegnere di convertire delle semplici maschere da sub in respiratori.

Le maschere in questione sono quelle di Decathlon, le “Easybreath” che gli appassionati di immersioni utlizzano per fare snorkeling.

La squadra di Isinnova ha accolto la proposta con grande entusiasmo, tanto che l’ingegnere sulla sua pagina Facebook ha dichiarato:

Ci abbiamo lavorato giorno e notte e in meno di 10 ore avevamo il prototipo, che due ospedali bresciani stanno già testando in questi giorni. Aspettiamo l’esito di tutti i test (ad oggi positivi) ma pensiamo che ogni minuto sia cruciale.

Di certo una corsa contro il tempo, considerando come quelle zone del nord Italia, in particolare Brescia e Bergamo, sono maggiormente colpite dal Covid-19. Inoltre l’azienda francese, Decathlon, si è resa immediatamente disponibile per fornire il disegno CAD della maschera.

Il primo passo che la squadra ha portato avanti è quello di disegnare la valvola di raccordo per trasformare la maschera in un respiratore, anche in questo caso è stata stampata in 3D.

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I primi test hanno dato esito positivo e Isinnova ha già messo a disposizione il brevetto che sarà fornito ad uso libero dalla stessa azienda. Dunque un’eccellente invenzione che ha mostrato ancora una volta come l’unione tra le persone sia in grado di realizzare cose magnifiche.

 

 

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