Coronavirus, metro di Milano piena: scoppia la bufera

Delle immagini della metro di Milano affollata fanno scoppiare la bufera sui social e non solo. Le distanze di sicurezza non possono essere rispettate in una situazione così

metropolitana
Donna con mascherina in metropolitana (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Stanno circolando, in questi ultimi giorni, delle immagini della metro di Milano piena di persone ammassate. La polemica è inevitabile. In questo modo non sono garantite le distanze di sicurezza, con il rischio di facilitare la trasmissione del virus, che come sappiamo, si trasmette per via delle secrezioni respiratorie.

È evidente che se le persone si trovano a stretto contatto così, se ci fosse un soggetto positivo, il contagio sarebbe pressoché inevitabile. Nonostante le misure restrittive adottate dal governo per impedire gli assembramenti di persone, la linea rossa della metro di Milano risulta essere affollata. Soprattutto in determinate fasce orarie: al mattino presto, a partire dalle 6 e al tardo pomeriggio, verso le 18. Probabilmente si tratta di persone che lavorano, considerando l’orario.

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Criticato il sindaco Beppe Sala, che ha commentato la situazione in un video su Facebook

Da lunedì è entrata in vigore la riduzione del 40% delle corse dopo il decreto per l’emergenza. Sui social l’opinione pubblica si spacca: chi critica i milanesi incuranti delle restrizioni ministeriali, chi se la prende col sindaco di Milano per aver ridotto le corse.

A tal proposito la risposta di Beppe Sala non si è fatta attendere e su un video apparso sul suo profilo di Facebook ha dichiarato: “In base alle indicazioni ricevute Atm ieri ha abbassato il livello di servizio ma ci siamo accorti che in alcuni casi si stava troppo vicini sui mezzi e ho chiesto rapidamente di rimodulare il servizio, e mi sembra che oggi vada meglio. Nessuno ha la bacchetta magica e siamo lì a cercare ogni giorno di fare il meglio possibile”. Infatti la riduzione delle corse è stata portata da 40% a 20%.

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Già in questi giorni, proprio in Lombardia, il vicegovernatore della regione Giulio Gallera ha avvertito che attraverso le celle telefoniche si è riscontrato che 4 persone su 10 escono, ignorando il decreto. Quella della metropolitana è una situazione che si spera si possa risolvere con gli ultimi provvedimenti e con la collaborazione e il buon senso di tutti i cittadini.

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