L’RC auto subisce una sospensione, dopo il decreto Coronavirus. Alcuni cittadini italiani, possono usufruirne, se rispettano alcune caratteristiche
Nuovo decreto Coronavirus che interessa anche i pagamenti delle RC auto. Il decreto-legge è andato in vigore il 2 marzo 2020, introducendo tra le altre cose, il diritto a sospendere il pagamento del premio della RC auto, per i residenti degli 11 comuni della zona rossa.
Saranno i proprietari dei 32.594 vicoli registrati in quelle zone, numero ricavato da dati ACI, ad avere la possibilità, di posticipare il pagamento ed effettuarlo in seguito in unica soluzione, oppure, se su accordo con la compagnia assicurativa, di rateizzare l’importo nel corso dell’anno. Questo, riguardo eventuale rinnovo della polizza o versamento rateale previsto per le date dal 21 febbraio al 30 aprile 2020.
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RC auto, sospensione per gli abitanti della zona rossa
Per ora, restano gli abitanti di quella che fino a poco fa era delineata come “zona rossa”, e se si volesse estendere il decreto a tutta la penisola, ora “zona protetta”, si parlerebbe di ben 39 milioni di vetture, secondo le stime. Secondo l’analisi fatta da Facile.it, di questi veicoli, sono più o meno del 20,5%, quelli che hanno la polizza in scadenza tra il 21 febbraio ed il 30 aprile 2020. Sarebbe a dire, un totale di 7,9 milioni di vetture.
Benefici che per adesso, come già sottolineato, potrebbero investire solo gli abitanti di 11 comuni, con l’assicurazione per un’autovettura nella provincia di Lodi, che costerebbe in media, ad un singolo proprietario, 401,93 euro. Nella provincia di Padova invece, dove troviamo il comune di Vo’, il costo è di 445,42 euro. 447, la media per Codogno, 406 invece, per Casalpusterlengo. La possibilità di usufruirne invece, estesa in tutta Italia, farebbe comodo soprattutto ai cittadini della Campania, con una media per assicurazione, di 974,02 euro. Ma anche chi abita nei comuni della Valle d’Aosta, avrebbe la sua possibilità, con la media assicurativa però, tutt’altro che proibitiva: 353,49 euro.
Per ora comunque, non è ancora resa nota la forma di richiesta, da utilizzare per poterne usufruire. Non si sa quindi, se verrebbe fatta domanda specifica, con interesse del proprietario di ogni singola auto, oppure se il decreto farebbe scattare automaticamente l’allungamento del periodo di validità della polizza. Si ipotizza che a “vincere”, sia la seconda opzione.