Separati dal Coronavirus, una dolce lettera di Katya al suo papà commuove il web e dà l’esempio: poche parole, ma tanto amore e senso di responsabilità
L’epidemia del Coronavirus, ora pandemia secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha generato una situazione complessa per il Paese e per gli italiani, che già spaventati dal numero di contagi, persone in terapia intensiva e decessi, sono tenuti a rispettare quanto deciso dal Governo per contenere i contagi.
Sono diverse le scene di panico e i comportamenti irresponsabili condannati dall’opinione pubblica, a cui i cittadini italiani hanno assistito in questi giorni, sin dalla definizione della zona rossa che, prima di essere esteta a tutta Italia, coinvolgeva parte del Nord Italia e alcune province.
La recente fuga da Milano da parte di tutti coloro che studiano o lavorano nella città lombarda, alla volta del sud, ovvero dei paesi e delle città di origine, è ancora sotto gli occhi di tutti.
Tuttavia sono in tanti, invece, che hanno scelto di restare, e tra questi c’è anche Katya, una maestra di matematica alle scuole elementari, che ha scritto una lettera al suo papà che vive in Calabria.
“Caro papà – scrive – In queste ore tutti stanno scappando da Milano per raggiungere i loro cari giù. Io non l’ho fatto.”
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Coronavirus, Katya e la lettera al papà in Calabria: “Ci riabbracceremo presto”
Emozionante lettera scritta dalla maestra Katya a suo padre che vive in Calabria, in tempo di Coronavirus.
Nel suo messaggio, si legge anzitutto la spiegazione del perché, a differenza di tanti altri, lei ha scelto di non muoversi dalla Lombardia e di non raggiungerlo. “Ti amo talmente tanto che ho deciso di starti lontana”, spiega Katya.
Un atto, difficile ma estremamente responsabile e saggio, che tutela la salute di suo padre ma anche di tutti gli altri italiani, poiché come viene ripetuto costantemente, i movimenti.
Un gesto d’amore, insomma, nonostante la voglia di lasciare tutto e correre ad abbracciare un proprio caro che si trova a tanti chilometri da lei.
Un messaggio che è d’esempio a tutti coloro che intanto stanno vivendo un momento simile in attesa che tutti passi e si torni agli abbracci veri e non solo virtuali.