Campagna Ferragni-Fedez: arriva la critica di Heather Parisi

L’iniziativa a scopo benefico promossa dalla coppia, Ferragni-Fedez non è stata priva di critiche. Tra chi non era d’accordo, Heather Parisi

Qualcuno che storce il naso, ci sarà sempre. Chiara Ferragni ed il suo compagno, il cantante rapper, Fedez, hanno dato vita da due giorni, ad una campagna anti-Coronavirus, mettendo in piedi in poco tempo, un sito per la raccolta fondi in favore del San Raffaele di Milano.

E visto che le polemiche non mancano mai, soprattutto nel mondo dello spettacolo, la ballerina, famosa soprattutto negli anni ’90, Heather Parisi, oggi sessant’anni, ha fatto sapere tramite social, che l’iniziativa non le è affatto piaciuta.

Non è mancato poi, sempre tramite mezzo web, un duro scambio di opinioni, tra lei e Fedez. Intanto la raccolta, continua ad andare a gonfie vele.

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Dagli haters ad una Heather a quanto pare, il passo non è lungo quanto si possa pensare. La raccolta fondi dei Ferragnez ha ricevuto diverse critiche, pur essendo un’iniziativa a scopo benefico.

Qualcuno infatti, ha rimproverato alla coppia di aver iniziato una raccolta collettiva, per un ospedale che nello specifico, non figura tra le strutture pubbliche. Parole non dolci, sono arrivate anche da alcuni siti web. Fedez però, si è subito precipitato a dare una risposta, che parrebbe molto sincera, tramite la sua pagina Instagram: “Prima di contattare il San Raffaele abbiamo contattato una struttura ospedaliera milanese pubblica ma era talmente piena di lavoro che non ha saputo darci una risposta, quindi potrebbe essere utile costruire delle squadre che si occupano di questo per gli ospedali che ne hanno bisogno. Voglio anche chiarire che i posti letto che saranno istituiti con queste donazioni saranno a disposizione al 100% del sistema sanitario pubblico italiano”.

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Probabilmente ad Heather Parisi, non aveva convinto la spiegazione, così la statunitense su Twitter, ha scritto: “Non era meglio promuovere la raccolta fondi per l’emergenza del COVID-19 a favore della sanità pubblica e degli ospedali che davvero ne hanno bisogno invece che a favore del più grande gruppo di sanità privata d’Italia (GSD)? Mi sembra Robin Hood al contrario”.

Stavolta la risposta del cantante, non è stata pacata: “Se al posto di dare aria alla bocca tanto per darla ti informassi che le terapie intensive saranno destinate al sistema sanitario pubblico a cui il San Raffaele è iscritto. Ma tu invece al posto di lamentarti, che m*****a stai facendo? Le coreografie?”