“Bisogna stare a casa”, è il cazziatone fatto su facebook da Barbara Balanzoni, medico anestesista rianimatore, sull’emergenza coronavirus.
E’ lei stessa a definirlo così: “Videocazziatone per tutti: dovete restare a casa. Le scuole sono chiuse fino al 15 marzo. Fatevi una domanda. Italiano medio, fatti una domanda”, ed è rivolto a tutti gli italiani in modo piuttosto deciso. “C’è troppa gente in giro” la denuncia chiara ed efficace dell’anestesista:”non avete capito che non ci sono abbastanza respiratori. Se continuerete a fare la vita come sempre non ce la faremo»
Barbara Balanzoni è un’anestesista e medico forense supertitolata, che il 4 marzo ha deciso di divulgare un video diventato subito virale sui social. È un appello accorato, diretto, di fronte al dilagare del contagio da coronavirus: «Voglio sapere cosa ci fa tutta questa gente in giro”- dice lei con piglio risoluto- “Ve lo dico chiaramente, perché a volte certamente essere empatici non rende l’idea: non ci sono posti nelle Rianimazioni, non ci sono abbastanza respiratori, noi anestesisti non ci siamo. Vuol dire che i posti in rianimazione sono un numero, i pazienti che avranno bisogno sono di più».
La dottoressa cerca di arrivare diretta nelle case della gente che ancora non ha capito la serietà della situazione che si sta vivendo: “L’unica cosa che si potrà fare sarà bloccare le sale operatorie e quindi chi deve essere operato non può esserlo”- prosegue.
“Se continuate a stare assembrati nei bar e nelle discoteche, se continuerete a fare la vita come sempre aumenterete il numero dei contagi. Non so più come dirvelo. Se continuate così il numero di polmoniti aumenta e non sappiamo dove mettervi”
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Video tratto dal canale Youtube Corriere della Sera
Il messaggio social della dottoressa Barbara Balanzoni supera un milione di visualizzazioni.
Coronavirus: i dati del contagio aggiornati
Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, ad oggi, in Italia sono stati 9.172 i casi totali risultati positivi.
I dati aggiornati della Protezione civile al 9 marzo parlano di 7.985 contagi: 1.598 in più rispetto a domenica. 724 i guariti totali. I deceduti sono 463, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.
Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 4.490 in Lombardia, 1.286 in Emilia-Romagna, 694 in Veneto, 337 in Piemonte, 313 nelle Marche, 206 in Toscana, 94 nel Lazio, 119 in Campania, 97 in Liguria, 89 in Friuli Venezia Giulia, 52 in Sicilia, 46 in Puglia, 33 nella Provincia autonoma di Trento, 30 in Abruzzo, 28 in Umbria, 14 in Molise, 19 in Sardegna, 15 in Valle d’Aosta, 9 in Calabria, 9 nella Provincia autonoma di Bolzano e 5 in Basilicata.