Momenti di altissima tensione in Campania e a Napoli, a causa dei provvedimenti e delle misure prese in merito al Coronavirus: proteste nel carcere di Poggioreale
La situazione relativa all’epidemia del Coronavirus in Italia continua a preoccupare Istituzione e cittadini, e forti proteste si stanno verificando anche in Campania e a Napoli, in seguito alle misure adottate dal Governo.
C’è grande tensione nelle carceri della Regione, e a Poggioreale i detenuti hanno messo in atto una protesta dopo la notizia della sospensione dei colloqui tra i detenuti e i loro familiari. Uno dei provvedimenti adottati per rispondere all’epidemia e tentare di porre un freno alla diffusione del virus.
Successivi ai disordini registrati ieri presso la Casa circondariale di Salerno e in altre zone, oggi infatti proprio da Poggioreale arrivano notizie di forti tensioni e proteste.
Stando a quanto riportato da Fanpage.it, un numero di persone non consistente di detenuti avrebbe messo in atto un’azione, raggiungendo il tetto e bruciando i loro materassi.
Intanto, le famiglie dei detenuti nel carcere sarebbero in strada all’esterno della struttura, e starebbero bloccando la sede stradale di via Poggioreale.
Napoli, tensione al carcere di Poggioreale per le misure inerenti al Coronavirus: la situazione
Ora, dal #carcere di #Poggioreale, a #Napoli. Detenuti in rivolta sul tetto, dopo aver messo in campo le battitura in tutti i padiglioni.
Chiedono l’amnistia; i parenti in strada la conversione della pena in arresti #domiciliari.Serve #AmnistiaSociale. È provvedimento urgente. pic.twitter.com/0thkZdhJE0
— Viola Carofalo (@ViolaCarofalo) March 8, 2020
Si registra dunque in questi minuti grande tensione nel carcere di Poggioreale, a Napoli, per la protesta messa in atto dai detenuti in seguito ai provvedimenti legati al Coronavirus, che sospendono i colloqui tra detenuti appunto e familiari.
Stando a quanto segnalato da Aldo Di Giacomo, segretario del Sap, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, “Tensioni simili si starebbero verificando anche negli istituti di detenzione di altre città”.
Una situazione gravosa e difficile che si inserisce nel contesto più largo e preoccupante dell’epidemia che sta spaventando e paralizzando l’Italia.
Il segretario regionale Sinappe Pasquale Gallo e il segretario nazionale Luigi Vergas, spiegano che tali episodi sono rappresentativi di “un sistema al collasso”.
Da tempo, il Sinappe e gli altri sindacati chiedono, si legge sul Mattino.it, “un sostanziale aumento di risorse umane e mezzi”. L’esigenza è di ripristinare e garantire la sicurezza a chi opera a tutale della collettività.
Si richiedono dunque misure ritenute essere urgenti e che non possono essere più rimandate.