Alba Parietti sul Coronavirus usa parole forti: “fa schifo un popolo che..”

Alba Parietti esprime parole forti parlando di Coronavirus, intervenuta ad una trasmissione su Rai Radio 2

Alba Instagram
(fonte foto: screenshot Instagram)

La showgirl è intervenuta nel corso della trasmissione Le Lunatiche in onda su Rai Radio 2, condotta da Federica Elmi e Barbara Venditti.

Discutendo della zona rossa in Lombardia, Alba Parietti si è espressa in questo modo: “Sono tornata a Milano, sono tra l’avvilito, l’inca***o, l’atterrito e sono molto preoccupata. – ha detto Alba – La cosa che mi preoccupa di più è la mancanza di senso civico, della sensibilità e la superficialità che sta mietendo vittime. Sono reduce da due settimane di inca****ra, dove non ho fatto altro che prendere insulti di una violenza inenarrabile perché cercavo di far capire quello che per altro non bisogna essere uno scienziato per capire. Sono stata persino zittita da un virologo, minimizzare il problema è stata la cosa più stupida che si potesse fare perché la gente già di per se non ha voglia di capire, perché è una cosa quasi impossibile da capire e da decifrare per la gravità”. Queste le dichiarazioni di un certo impatto.

LEGGI ANCHE -> Alba Parietti criticata, torna sul Coronavirus: “Ne va della nostra vita”

LEGGI ANCHE -> Coronavirus: Alba Parietti dà la soluzione per evitare il contagio

Alba Parietti si è dimostrata alquanto preoccupata e ha parlato anche della situazione degli ospedali in Lombardia

Alba Parietti ig
(Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

Non si è risparmiata e ha commentato così alla domanda sugli ospedali: “Io vorrei far capire che cosa significa, visto che in Lombardia ci siamo dentro, vorrei raccontare che cosa succede negli ospedali perché io ho parlato con delle persone che ci lavorano – spiega – Questa malattia al 10% della diffusione porta inevitabilmente a dover ricoverare le persone in terapia intensiva, questo vuol dire che ci vogliono respiratori e altre attrezzature”.

Alba ha voluto sottolineare che la scelta di un comportamento civico risulta necessaria in contesto come quello attuale. “Sapete qual è il problema? Che bisognerà scegliere chi avrà il diritto di continuare a vivere e chi no, i medici si troveranno davanti a questa scelta. Quindi chi non rispetta le regole non è un incivile, è un assassino, è un potenziale assassino. Quindi io non sono più disposta ad accettare la stupidità, la noncuranza e la mancanza di rispetto della gente”. Parole piuttosto forti e colorite, senza dubbio.

Incontenibile, se la prende con l’egoismo e l’ottusità di certe persone: “La situazione è totalmente al collasso, gli ospedali sono pieni, non ci sono più posti, quindi non è la favola, che già fa schifo di per sé, secondo cui muoiono solo gli anziani e le persone con malattie pregresse, segno di un’inciviltà, di una stupidità e di una volgarità di un popolo che se ne frega di anziani e ammalati perché tanto sono solamente dei costi. In terapia intensiva ci vanno ragazzi di 30 anni, come persone di 50, come persone di 80″.

Gestione cookie