La paura del virus è ormai dilagata in Italia. Un problematica seria che si è presentata anche in casa Rai e che colpisce alcune trasmissioni
Uno dei programmi più seguiti nella fascia preserale di Rai1, rischia di essere sospeso a causa della paura da coronavirus. Stiamo parlano de I soliti Ignoti, condotto da Amadeus, molto seguito dal pubblico televisivo e che sfiora spesso il piccolo degli ascolti.
Nel corso delle ultime ore però, ecco arrivare la notizia che nessuno avrebbe voluto leggere: I Soliti Ignoti potrebbe essere sospeso a causa della paura del contagio da coronavirus
In Lombardia, una delle regioni più colpite dal contagio, è stato imposto il decreto di chiusura di numerose attività proprio per evitare posti di aggregazione e allo stesso modo è stato deciso di mandare in onda programmi televisivi senza pubblico.
Una problematica che si è presentata anche in casa Rai 1 quando il direttore Stefano Coletta ha dichiarato che per la paura dilagante, non si riescono più a trovare “ignoti” del Nord da portare nel programma, anche a causa dei blocchi imposti. E anche dal Sud arrivavano cancellazioni per paura di spostarsi con treni o aerei. “In questo modo” afferma Coletta “diventava impossibile pianificare le puntate, trovare delle storie curiose, scrivere la scaletta delle registrazioni”
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE – BARBARA D’URSO – CORONAVIRUS: L’IMPROVVISA NOTIZIA LE SPEGNE IL SORRISO
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE – CORONAVIRUS: CAMBIA IL MODO DI SALUTARSI. LE NUOVE MISURE DI SICUREZZA
La decisione del direttore Coletta
In questa situazione di grave incertezza per il programma ecco che arriva la decisione del direttore Stefano Coletta: “Fermare il programma non avrebbe significato solo lasciare un buco importante nel palinsesto, in un momento della giornata particolarmente ambito dagli investitori. Sarebbe stato drammatico il messaggio che sarebbe arrivato a casa, quello di un Paese completamente in ginocchio e costretto a cassare addirittura i programmi televisivi. I soliti ignoti ha un bacino di utenza medio di circa 6 milioni di persone, troppe da lasciare orfane all’improvviso”.
La decisione è stata presa sia per cercare di salvare la programmazione annuale, ma anche per non aumentare la paura in cui in questi giorni stanno vivendo tutti gli italiani.