Coronavirus: le 10 bufale che ci hanno raccontato sul Cod-19

A complicare le cose, spesso, in caso di emergenza come quella del Coronavirus, è anche la disinformazione. Ecco 10 bufale smentite

Coronavirus: dieci cose sbagliate che ci hanno detto sul Cod-19
Fonte foto: (repubblica.it)

L’allerta preoccupa e di certo c’è da stare attenti. Ma tutto quello che ci è stato detto sul Coronavirus è vero? Ci sono almeno dieci bufale che sono già state smentite a tal proposito.

Meglio fare molta attenzione quindi a diverse cose che pensavamo fossero futili, o di cui credevamo di fare un giusto uso, dalle mascherine, al possibile contagio di bambini, anche al come il virus possa essere contratto.

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Coronavirus: le 10 cose inesatte che ci hanno detto

Coronavirus: dieci cose sbagliate che ci hanno detto sul Cod-19
Fonte foto: (corriereirpinia.it)

Almeno dieci, le informazioni sbagliate che in pochissimi giorni, ci avevano già raccontato sul caso Cod-19. Non tutto infatti, è come ci avrebbero illustrato. Ecco i dieci punti: c’era chi le vendeva anche a 5000 euro, eppure, secondo i punti toccati da LiveScience proprio per metterci in guardia dalle false informazioni, le mascherine standard, non proteggono dal virus.  I modelli da sala operatoria e quello N95, non servirebbero infatti nel quotidiano, a bloccare il virus. Altrettanto falso è che ad oggi, è meno probabile contrarre l’influenza. L’R0 di Sars-CoV-2, il virus che porta poi al Cod-19, è stimato con un 2,2, mentre per l’influenza le statistiche parlano di 1,3.

Falso altrettanto, che lo stesso virus sia un ceppo mutato dell’influenza. Il Coronavirus è invece in grado di trasmettere varie malattie, anche se quattro virus simili, sono proprio quelli che fanno contrarre l’influenza. Ci è stato varie volte detto poi, che il Cod-19 sarebbe stato creato in laboratorio: non ci sono per ora le prove, che questo virus ed il Sars-CoV-2 fossero creature create dall’uomo, i virus già conosciuti in passato più simili a loro infatti, sono quelli che avevano orginie dai pipistrelli.

Sbagliato pensare anche che chi venga contagiato, sia vicinissimo alla morte. Ad oggi. è dell’81% la casualità di persone che sono state infettate da casi lievi. Solo il 13,8% soffre di disturbi abbastanza gravi, mentre in codizioni davvero critiche, versa soltanto il 4,7% delle persone. Secondo l’Oms inoltre, non sarebbe nemmeno vero che gli animali domestici possano trasmettere tale virus. Sarebbe sempre corretto lavarsi le mani dopo aver toccato cani o gatti, ma sembra che loro non siano in grado né di contrarre, né di trasmettere questo virus.

Non è vero che i bambini non siano a rischio contagio da Coronavirus. Per ora sembra solo che rispetto ad un adulto, sia meno facile contrarre questo virus, ma ci sono già stati casi in Italia di bambini tra i 4 ed i 19 anni che sono stati raggiunti dal Cod-19. Non è detto che chi viene contagiato se ne accorge. Il Sars-CoV-2 per esempio, porta solo a sintomi di un’influenza comune, mentre soltanto se in uno stato avanzato, potremmo iniziare a sentire i sintomi più forti come quelli di una polmonite.

Anche se le statistiche sono ancora in via di elaborazione, non è vero che il virus, sia meno letale di un’influenza, così come non è vero che non bisogna ricevere pacchi dalla Cina. Essi infatti, non farebbero arrivare il virus nelle nostre case, il Coronavirus infatti, non sopravviverebbe per molto in superficie ad oggetti come plichi e lettere.

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